Cucina e agriturismo, un mondo che può garantire migliaia di posti di lavoro, dove c’è spazio per i giovani. È il messaggio lanciato dalla Cia in occasione dell’apertura del secondo ‘Festival degli agriturismi italiani’, dedicato alla figura del cuoco agricolo, che ai fornelli tutela la biodiversità, i saperi contadini e le produzioni di stagione e di prossimità.
L’appuntamento per la seconda edizione della rassegna è nel Lazio, dove 30 agriturismi ospiteranno altrettanti Agrichef provenienti da tutta Italia per dare vita, insieme, a menu e degustazioni per gli appassionati dei piatti di campagna.
Si aprono quindi nuove frontiere per un comparto in continua crescita, con gli Agrichef che vogliono distinguersi, mettendo in risalto le loro peculiarità rispetto a quelle dei più famosi chef stellati, divenuti, nell’immaginario, delle vere e proprie star. E di Agrichef riconosciuti, termine tutelato con marchio depositato dalla Cia, oggi se ne contano un centinaio; può essere il titolare d’azienda, un componente della famiglia ma anche un esterno, il presupposto è che si impegna a trasformare per lo più produzioni agricole aziendali o di prossimità, nel rispetto della stagionalità, utilizzando pietanze con ingredienti legati alla tutela della biodiversità.