Cucina italiana patrimonio Unesco porterebbe fino +18 milioni presenze in 2 anni


Se la cucina italiana dovesse essere proclamata patrimonio mondiale – il primo parere tecnico positivo potrebbe arrivare entro metà dicembre – l’impatto sulle presenze turistiche sarebbe immediato con incrementi realistici tra il 6% e l’8% nei primi anni successivi al riconoscimento, per poi assestarsi su una crescita più moderata, tra il 2% e il 3%, nell’arco dei cinque anni successivi. Complessivamente, è possibile che la spinta generi circa 18 milioni di presenze turistiche in più in due anni.

Emerge dalle stime elaborate da Fiepet Confesercenti su dati Banca d’Italia, Unioncamere e Movimprese, e diffuse in occasione dell’assemblea nazionale per la riconferma di Giancarlo Banchieri alla guida dell’associazione di categoria.

Sempre secondo i dati in possesso di Fiepet, la spesa dei turisti stranieri nei ristoranti, nei bar e nei pubblici esercizi italiani continua ad aumentare. Nel 2024 i visitatori internazionali hanno speso 12,08 miliardi di euro, con un incremento del 7,5% rispetto al 2023. Le anticipazioni del 2025 indicano una crescita ulteriore e un totale atteso di circa 12,68 miliardi di euro, pari a un aumento del 5%. Parallelamente, i viaggi turistici legati all’enogastronomia generano oggi nove miliardi di euro di spesa diretta, un valore che conferma quanto la cucina italiana sia ormai uno dei principali motivi di scelta della destinazione.

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