Air India, il giallo del dialogo tra i piloti
14 Luglio 2025, 11:40
Spunta una nuova pista sullo schianto del volo Air India 171, nel quale il 12 giugno scorso persero la vita 260 persone. La causa dello spegnimento dei motori potrebbe risiedere in difetti degli interruttori di controllo del carburante.
Nel rapporto preliminare sull’incidente del volo Air India 171, si afferma che la Federal Aviation Administration (Faa) statunitense aveva emesso un bollettino informativo nel dicembre del 2018 in merito al “potenziale disinserimento del dispositivo di blocco dell’interruttore di controllo del carburante”. Un potenziale difetto che però secondo la Faa non rappresentava una “condizione di pericolo” tale da giustificare un provvedimento più severo. Air India ha già dichiarato agli inquirenti di non aver effettuato le ispezioni suggerite, in quanto “consultive e non obbligatorie”.
Continua dunque il mistero sul terribile disastro dopo la rivelazione choc del Wsj secondo le quali gli interruttori di controllo del carburante, normalmente utilizzati per accendere o spegnere i motori a terra, sono stati spostati dalla posizione “run” a quella “cut-off” poco dopo il decollo. Il Boeing 787 Dreamliner ha quindi iniziato a perdere spinta e a scendere, prima di schiantarsi.
Senza attribuire alcuna responsabilità al disastro del 12 giugno, si evidenzia che l’aereo non aveva problemi ma i motori sono stati spenti da chi era in cabina non si sa se a seguito di un gesto causale o intenzionale. Un dialogo, intercettato dalla scatola nera, rivela che un pilota ha chiesto all’altro perché avesse interrotto il flusso di carburante e l’altro avrebbe risposto di non averlo fatto. Al momento del decollo, il copilota era al comando, mentre il comandante era in osservazione. Gli interruttori sono stati quindi riportati nella loro normale posizione di volo, cosa che avrebbe automaticamente avviato la riaccensione dei motori. Secondo il rapporto, un motore stava recuperando la spinta al momento dell’impatto. L’altro è stato riacceso, ma non è riuscito a recuperare la spinta.
I risultati preliminari non hanno chiarito come gli interruttori del carburante abbiano potuto scattare in posizione di spegnimento e spegnere i motori in quanto sono dotati di protezioni, tra cui un meccanismo di blocco, per impedire movimenti accidentali. Vengono utilizzati più spesso per spegnere i motori una volta che un aereo è arrivato al gate dell’aeroporto e in determinate situazioni di emergenza, come un incendio al motore. Il rapporto non indica alcuna emergenza che abbia richiesto lo spegnimento del motore.