"Le aree maggiormente colpite dall'alluvione sono zone rurali e non turistiche". E' quanto si legge in un comunicato dell'Ente nazionale del Turismo della Serbia, che rassicura sulla situazione delle zone più frequentate dagli stranieri. "Belgrado (escludendo il sobborgo di Obrenovac) e Novi Sad non sono state colpite da inondazioni, di conseguenza il turismo è ancora intenso. Lo stesso vale per il nord del Paese e per le zone montane del sud e dell'est".
L'Ente precisa anche che "l'aeroporto di Belgrado è operativo senza alcuna variazione di programmazione, così come non è compromessa la navigazione sul Danubio e la circolazione sulle principali strade che collegano le mete turistiche".
Infine il comunicato riporta le parole del Segretario Generale dell'Organizzazione mondiale del turismo, che ricorda come "l'economia del Paese dipenda dal turismo" e lancia un appello "affinchè si continui a visitare questi luoghi".