Nonostante una evoluzione moderata e sotto controllo della pandemia da coronavirus, Cuba non procederà a breve alla riapertura del suo settore turistico perché ciò che è prioritario al momento è la sicurezza nazionale per i cubani. Ad annunciarlo il ministero del Turismo che ha comunque reso noto che si stanno apportando “miglioramenti alle istallazioni turistiche, alberghiere ed extra alberghiere, sviluppando i protocolli di igiene per quando riprenderanno le attività”.
Lo scorso anno oltre 4 milioni di persone hanno visitato l’isola caraibica, contribuendo con circa 3 miliardi di dollari al bilancio dello Stato cubano, che considera il turismo “la locomotiva dell’economia dell’isola” e sua principale fonte di valuta pregiata.
Fonti economiche del governo hanno inoltre escluso che Cuba si stia preparando a ricevere nuovamente, nel breve periodo, i voli delle compagnie aeree internazionali, sospesi con la chiusura delle frontiere dovuta alla pandemia. Prima della sospensione delle attività turistiche, e nonostante l’embargo unilaterale statunitense, funzionavano su tutta l’isola circa 300 alberghi con una disponibilità di oltre 70.000 camere.