Giappone, turismo in crisi per ‘invasione’ di orsi
10 Novembre 2025, 12:01
La recente serie di aggressioni da parte di orsi bruni ha messo in difficoltà il settore turistico nel nord-est del Giappone nel periodo più redditizio dell’anno: quello del ‘koyo’, il suggestivo spettacolo del foliage autunnale.
Nella regione di Tohoku, infatti, le prenotazioni negli onsen – i tradizionali stabilimenti termali – sono crollate, mentre l’accesso a parchi e sentieri viene spesso sospeso dopo ogni avvistamento, e le autorità locali lanciano ripetuti appelli alla massima vigilanza. Il clima di allerta è particolarmente presente nella prefettura di Iwate, dove, dal mese di aprile, ben cinque persone hanno perso la vita in attacchi di orsi, su un totale di 13 vittime a livello nazionale nello stesso periodo.
L’impatto economico si è fatto sentire particolarmente in diverse cittadine della regione, dove i ryokan, le tradizionali locande, registrano continue cancellazioni, e alcuni onsen chiudono le vasche all’aperto per precauzione.
Stessa situazione per la vicina prefettura di Akita. Il parco Senshu, una delle mete più battute per il foliage autunnale, è stato chiuso a fine ottobre dopo ripetuti avvistamenti.
Nonostante il clima di tensione, altre mete turistiche provano a trovare metodi alternativi. Nella prefettura di Miyagi, il canyon di Narukokyo, al confine con Yamagata, continua ad attirare visitatori stranieri. Il comune di Osaki ha messo cartelli in giapponese, inglese, coreano e cinese, e potenziato le pattuglie di sicurezza per segnalare eventuali presenze degli animali.