venerdì, 8 Novembre 2024

Giordania si conferma sicura e punta su diversi tipi di turismo

Uno stand enorme per la Giordania presente in forze alla Bit, con il DG del Jordan Tourism Board, Abed al Razzaq Al Arabiyat, il direttore marketing Ahmad Hmoud e la regional manager Italia, Hala al Khashman, Marco Biazzetti, country manager, Nadia Pasqual, media relations & PR per il mercato italiano, e ventisei operatori giordani. Il mercato italiano è al primo posto in Europa per arrivi in Giordania con 127.610 connazionali registrati nel 2023 (+42% sul 2019). Un dato record, nonostante il forte rallentamento degli ultimi due mesi dell’anno a causa del conflitto israelo-palestinese.

In Bit l’obiettivo del Jordan Tourism Board è di rassicurare viaggiatori e operatori italiani. La Giordania è un paese pacifico, la situazione interna è stabile e il settore turistico non si è mai fermato. Anzi, ò’ente del turismo giordano punta a diversificare l’offerta turistica investendo nello sviluppo di proposte capaci di intercettare diverse motivazioni di viaggio:

– Turismo naturalistico, attivo e sportivo con proposte di cicloturismo e trekking incentrati sul Jordan Trail, sul Jordan Bike Trail e in aree naturali spettacolari, come il Wadi Mujib, famoso per il canyoning tra gole rocciose mozzafiato, la Riserva della Biosfera di Dana che ospita il Feynan Ecolodge, una struttura ecosostenibile immersa nella natura che offre  escursioni, canyoning, visite a siti storici, esperienze culturali beduine con la comunità locale, mountain bike, osservazione delle stelle, corsi di cucina e altro ancora.

– Turismo religioso, nei siti che fanno parte della Terra Santa che comprendono i cinque luoghi santi riconosciuti dal Vaticano: il luogo del battesimo di Gesù a Betania oltre il Giordano, il Monte Nebo, dove Mosè poté osservare la Terra Promessa, la Chiesa di Nostra Signora della Montagna ad Anjara, Tell Mar Elias e la fortezza di Macheronte, dove Giovanni Battista fu decapitato, che si sta preparando ad accogliere i pellegrini con nuove infrastrutture in vista del 2030, proclamato l’anno di Giovanni Battista.

– Turismo culturale e archeologico, con nuove proposte di itinerari ed esperienze a Madaba, la città dei mosaici, Umm El Jimal, 90 minuti a nord est di Amman, che raccoglie testimonianze del passato nabateo, romano, bizantino, omayyade e ottomano, e siti archeologici tanto interessanti quanto poco noti come Sela, premiata nel 2023 come Best Tourism Village UNWTO, dove sono in corso investimenti per incrementare le strutture ricettive e le infrastrutture adatte ad accogliere un numero maggiore di turisti.

– Turismo del benessere, con spa e wellness resort di prim’ordine presenti nell’area del Mar Morto, dove alle storiche strutture costiere di catene internazionali come Hilton, Marriott, Moevenpick e Crownplaza, si aggiunge quella di Mai’n Hot Springs che offre una sorgente termale di acqua calda, a ca. 30 km da Madaba e a un’ora da Amman. E, infine, Aqaba, dove è possibile abbinare trattamenti wellness di prim’ordine a una vacanza balneare sulle coste del Mar Rosso, come nel caso dello Hyatt Regency Ayla Resort che comprende l’Ayla Golf Club con un green da 18 buche.

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