Adesso l’ingresso a Santa Sofia, a Istanbul, è a pagamento per i turisti che vorranno visitare il piano rialzato dell’edificio dove è possibile vedere i mosaici di epoca bizantina. L’area della galleria è stata riaperta al pubblico dopo lavori di restauro durati diversi anni e il costo del biglietto d’ingresso per i turisti stranieri che vorranno visitare la zona, dove si trova la maggior parte dei mosaici, è di 25 euro.
Non è ancora chiaro se sarà possibile per i turisti visitare il piano terra dell’edificio dove i fedeli musulmani si recano per pregare da quando nel 2020 Santa Sofia è stata riconvertita in moschea per decisione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Patrimonio Unesco dal 1985 e tra i più noti simboli di Istanbul, Santa Sofia è stata costruita nel VI secolo come Basilica cristiana e convertita in moschea dopo la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453, mentre a partire dagli anni ’30 del XX secolo è diventata un museo aperto a tutti, dove per decenni è stato possibile ammirare i simboli dell’arte cristiana e musulmana in un unico edificio. La decisione di convertire l’edificio in moschea nel 2020 ha portato alla copertura, con dei teli, di alcuni mosaici bizantini che si trovano nell’area dell’abside mentre la galleria restava chiusa alle visite e l’ingresso all’edificio era gratuito sia per i fedeli che per i turisti. Da quando è stata riconvertita come moschea nel luglio del 2020, oltre 21 milioni di persone hanno visitato Santa Sofia.