Riparte il collegamento ferroviario Pyongyang-Mosca


Corea del Nord e Russia riavviano il collegamento ferroviario per passeggeri tra le rispettive
capitali, a partire dal 17 giugno dopo la sospensione decisa a febbraio del 2020 a causa della pandemia del Covid-19. Il servizio ripartirà grazie alla specifica intesa raggiunta con le autorità di Pyongyang, hanno riferito le Ferrovie Russe su Telegram, e sarà operativo due volte al mese sulla tratta Pyongyang-Mosca di oltre 10.000 chilometri.

Il viaggio, della durata di otto giorni, è stato definito dall’operatore russo come relativo alla “tratta ferroviaria diretta più lunga del mondo”. Un convoglio diretto a Mosca partirà da Pyongyang il 3 e il 17 di ogni mese, mentre uno in direzione opposta lascerà Mosca il 12 e il 26 di ogni mese. Il treno fermerà in stazioni di diverse città russe, tra cui Khasan, Khabarovsk, Novosibirsk e Kostroma.

Un altro servizio ferroviario che collega Pyongyang e Khabarovsk, città russa al confine nordcoreano, sarà attivo una volta al mese dal 19 giugno. La decisione è stata presa in un momento in cui lo Stato eremita e la Russia hanno rafforzato la loro cooperazione in vari settori, tra cui quello militare ed economico, dalla firma di un trattato di mutua difesa nel giugno dello scorso anno da parte del leader Kim Jong-un e del presidente Vladimir Putin.

Alla fine del 2024 sono ripresi i servizi ferroviari passeggeri che collegano la stazione nordcoreana sul fiume Tumen e quella russa di Khasan, sempre vicino al confine. A maggio, le due nazioni hanno avviato la costruzione di un ponte stradale sul fiume Tumen, nell’ambito del rafforzamento dei legami bilaterali, un progetto che dovrebbe essere completato entro la fine del 2026.

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