La ritrovata percezione di sicurezza del Paese e la svalutazione della lira turca spingono la ripresa del turismo in Turchia. Nei primi 7 mesi del 2018, secondo i dati forniti dal ministero della Cultura e del Turismo di Ankara, i visitatori esteri sono cresciuti del 24,9% su base annua, per un totale di 21.639.802 ingressi. La meta preferita dagli stranieri (34,5%) resta Istanbul, avvicinata dalla provincia di Antalya, località di mare sul Mediterraneo, che ha beneficiato del grande afflusso di turisti russi. A sceglierla è stato quasi uno straniero su tre.
Con oltre 3,2 milioni di presenze, sono proprio i russi a guidare la graduatoria dei visitatori dall’estero, grazie alla cooperazione sempre più stretta tra Ankara e Mosca. Seguono i tedeschi (2,3 milioni), anche loro in netta crescita. In ripresa – anche se più modesta e ancora lontana dai livelli pre-crisi – anche la presenza di italiani, con oltre 28 mila arrivi da gennaio a luglio. L’aumento più significativo in termini percentuali è quello dei turisti dal Qatar, segnale di una strategia che punta ad attrarre i mercati mediorientali.
Positive anche le previsioni per il resto dell’estate. Le prime cifre parziali sul mese di agosto indicano un boom del turismo interno nelle zone costiere, anche grazie ai 9 giorni di vacanza decretati dal governo per la festività islamica del Sacrificio.