Shanghai Disneyland e Disneytown riprendono oggi le attività dopo una chiusura temporanea per il controllo del Covid-19. Tutti i membri del cast e i dipendenti terzi che torneranno a lavorare nel resort hanno completato il ciclo di due test molecolari entro 48 ore, ottenendo tutti risultati negativi. Anche la totalità dei campioni ambientali raccolti sono risultati negativi, stando alla dichiarazione. Il resort proseguirà a implementare misure sanitarie e di sicurezza potenziate e continuerà a farle rispettare rigorosamente a tutti i turisti. Il sito ha fermato l’ingresso dei turisti domenica sera ed è stato temporaneamente chiuso ai fini della prevenzione e del controllo dell’epidemia.
Intanto, però, in Cina non si allentano i timori per un allargamento dell’epidemia di coronavirus, alimentati dall’appello del ministero del Commercio rivolto alle famiglie a fare scorta di alcuni beni essenziali per l’inverno e la primavera. Seguito da un sollecito alle autorità locali a tutelare la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari. Il tutto dovuto fondamentalmente alla politica della tolleranza zero adottata da Pechino. Come dimostrano i tamponi di massa scattati su 33 mila persone a DisneyLand di Shanghai, chiuso dopo un unico contagio. O l’operazione sul treno veloce diretto a Shanghai e costretto la scorsa settimana a fermarsi, evacuare tutti gli oltre 200 passeggeri a bordo e trasferirli nei centri Covid dopo, anche in quel caso, un solo sospetto caso di contagio. La capitale, intanto, ha dimezzato i suoi voli nell’ambito della stretta contro i focolai di variante Delta, a meno di 100 giorni dalle Olimpiadi invernali.