La Cina ha rilasciato una direttiva “sull’aeronavigabilità per il Boeing 737-8 Max”, avvicinando il ritorno dell’aereo Usa nei suoi cieli dopo più di due anni e mezzo di assenza a causa dei due incidenti mortali in cui il velivolo fu coinvolto a ottobre 2018 e a marzo 2019, costati la vita a 346 persone. La Civil Aviation Administration of China (Caac), l’autorità del trasporto civile che fu la prima a livello globale a mettere a terra il Max per motivi sulla sicurezza, ha completato la revisione delle modifiche al design proposte dal gruppo di Seattle, fornendo le istruizioni alle compagnie aeree cinesi sulle revisioni necessarie da apportare prima che l’aereo ritorni in servizio, senza però specificare i tempi della cancellazione del divieto.
Boeing, che ha descritto la mossa come una “importante pietra miliare” verso il riutilizzo del Max su scala globale, ha visto le sue azioni decollare a Wall Street con guadagni intorno al 4% nelle prime ore di contrattazione, mentre Spirit AeroSystems, che dell’aereo produce la fusoliera, è andata oltre il 6%.
Circa un terzo dei 370 aerei 737 Max non più consegnati erano stati ordinati da clienti cinesi. Al di là dei problemi sulla sicurezza, le vendite di Boeing in Cina sono state ostacolate dalle tensioni commerciali tra Pechino e Washington. Altri Paesi dell’Asia-Pacifico, tra cui Singapore, Malesia, India, Giappone, Australia e Fiji, hanno già approvato il ritorno del 737 Max, ma il mercato cinese, per la sua grandezza, resta l’obiettivo principale di Boeing.