Entrano in una nuova fase le ricerche dell'aereo Malaysia Airlines scomparso da 52 giorni con 239 persone a bordo: si rinuncia alle ricerche aeree e si ampliano quelle sottomarine nell'Oceano indiano meridionale, attraverso un'area di 700km per 80. Anche se è "altamente improbabile" che si possano trovare resti del relitto sulla superficie dell'oceano visto che la maggior parte del materiale sarà saturo d'acqua e sprofondato", ha detto il primo ministro australiano Tony Abbott.
"Se le ricerche passano a una nuova fase, certamente non finiscono. Voglio che le famiglie sappiano che l'Australia non si sottrarrà alle sue responsabilità in quest'area", ha assicurato Abbott.
"Ci vorrà tempo", ha detto il coordinatore delle operazioni, l'ex comandante delle forze armate australiane Angus Houston, ricordando che il relitto del volo 447 francese è stato ritrovato dopo due anni.
