lunedì, 23 Dicembre 2024

I russi sono pronti a tornare in Italia, grido dei TO: stop restrizioni

Un movimento di opinione per supportare il ritorno dei turisti russi in Italia. Dopo la lettera inviata qualche giorno fa al governo italiano, i principali tour operator italiani di incoming e di outgoing da e per la Russia non si fermano e anzi rilanciano.

La presa di posizione è avvenuta nel corso dell’ultima puntata del talk “Vieni a prendere un caffè da noi” dal titolo “ITALIA RUSSIA riaprire la via per il turismo tra green pass e QR Code“, moderata da Toti Piscopo, direttore editoriale di travelnostop.com.

“Siamo fermi da due anni – ha detto Antonio D’Ettorre direttore del Tour Operator Travel Inn di Terracina tra i primi firmatari del documento – e il fatto che l’Ema, e quindi l’Italia, non abbia riconosciuto il vaccino Sputnik sta bloccando milioni di turisti russi. Se si tratta di una questione politica a noi non interessa, non vogliamo perdere 30 anni di lavoro per questioni politiche. Adesso qualche risultato si comincia a vedere, ma il decreto non è chiaro e anche le dichiarazioni del ministro della Salute Roberto Speranza sono confusionarie. Noi vogliamo chiarezza e continueremo questa battaglia con un’altra lettera appello per far tornare i russi in Italia”.

Dello stesso avviso Saverio Presutti direttore del Tour Operator SudItaliaHotels di Ischia: “insieme riusciremo a smuovere le acque del governo, non è comprensibile quello che sta succedendo, noi dobbiamo salvaguardare le nostre attività e tutti i sacrifici che abbiamo fatto su questo mercato. La nostra battaglia continuerà finché la situazione non si sbloccherà, che è quello che speriamo accada dal 30 marzo con la fine dello stato di emergenza”.

“Dopo questa prima iniziativa – ha precisato Alfio La Ferla direttore del Tour Operator Bts Tourism & Travel di Palermo – stiamo predisponendo un altro documento da inviare al governo italiano che verrà firmato da un’ampia gamma di operatori, non solo TO, ma anche hotel, ncc, guide, vettori bus e compagnie aeree, perché vogliamo porre la questione e dialogare a tu per tu con le istituzioni. Chi volesse aderire e firmare il nostro appello può scrivere all’indirizzo [email protected] o [email protected]”.

Secondo Vittorio Torrembini presidente di Gim Unimpresa, l’Associazione degli Imprenditori Italiani in Russia, “dal 1 febbraio la situazione si è aggravata con l’introduzione del super green pass. La democraticissima Europa – ha sottolineato – sta calpestando una parte di valori e il turismo è una vittima di questa discriminazione politica. Come associazione siamo disponibili a sottoscrivere ulteriori appelli”.

Ottimista appare Tatiana Bozhko responsabile Ufficio Stampa dell’Enit di Mosca: “negli ultimi giorni arrivano belle notizie dall’Italia, finalmente si vede un allentamento delle restrizioni ma ci sono ancora tante cose poco chiare, speriamo però che anche grazie ai nostri sforzi arrivino novità migliori. La pandemia ha cambiato il modo di viaggiare ma non ha influito sull’amore dei  russi verso l’Italia, che resta sempre la prima destinazione più desiderata. A marzo tornerà Mitt, la fiera del turismo di Mosca, in presenza, con il solito spazio dedicato all’Italia, anche se lo stand non sarà grande come sempre ma comunque sufficiente per fare una bella promozione italiana”.

Maria Ushakova direttrice del Tour Operator Art Travel di San Pietroburgo, si è invece soffermata sulla decisione da parte di Cipro, Grecia, Ungheria e pure Estonia, che fanno parte dell’Ue, di accettare il vaccino sputnik. Questa mossa potrebbe dunque spingere i russi a prenotare le vacanze estive in queste destinazioni piuttosto che in in Italia dove la situazione appare ancora in bilico dopo due anni di chiusura.

“La compagnia S7 – ha detto Marzio Scamolla rappresentante in Italia del vettore aereo russa – opera dal 2012 e nel 2019 operava voli da 12 aeroporti italiani. Anche durante la pandemia siamo sempre stati presenti sul mercato Italia, il collegamento da Verona è sempre stato operativo, poi abbiamo riaperto i voli da Milano, Bologna e Roma, e per la Summer 22 abbiamo riprogrammato tratte da Napoli, Catania, Cagliari. Adesso, però, se il governo sta davvero pensando di togliere lo stato di emergenza dal 31 marzo lo dica subito perchè il turismo è fatto di programmazione e noi operatori dobbiamo pianificare la prossima stagione già da adesso, evitando di perderne un’altra dopo che ne abbiamo perse già due”.

Infine, Serghei Patronov console generale della Federazione Russa a Palermo, ha rassicurato i turisti che volessero decidere di andare in vacanza in Russia, anche se il paese resta al momento in lista E: “dai consolati non c’è nessun ostacolo per il rilascio dei visti turistici agli italiani che vogliono andare in Russia”. Quindi, ricordando che ogni anno la Sicilia ospitava 50 mila persone russe, ha ribadito che “i russi sono pronti a tornare in gran numero se tutti gli ostacoli saranno eliminati”.

Analoga posizione quella assunta da Nelli Ionkina giornalista e direttrice della testata turistica russa Italia: “il turismo tra Italia e Russia deve riprendere, i turisti russi partono per minimo 2 settimane, spendono tanto e fanno tanto shopping. Quando le frontiere riapriranno non importa dove, ma i russi vogliono tornare a visitare l’Italia. Quest’estate dobbiamo viaggiare”.

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