Progettare un turismo sicuro e responsabile per il 2021, ripristinare lo scontato diritto di accesso alla cultura, sperimentare azioni nuove su un territorio pilota ed estenderle poi su tutto il territorio nazionale. Su questi punti si sta concentrando Mirabilia, network di 18 camere di commercio italiane in cui è presente almeno un sito Unesco, con l’edizione 2021 della Borsa Internazionale del Turismo Culturale, che si sta progettando per la primavera alla Reggia di Caserta.
Due i piani di azione: in presenza, “perché c’è bisogno di dare ossigeno all’economia locale», spiegano i vertici di Mirabilia; in assenza, assecondando la ‘versione digitale’ oggi inevitabile. Unica realtà così concepita in Europa, con Cciaa di Paesi come Spagna, Francia, Croazia, Grecia, Bulgaria e Serbia, che hanno firmato il Memorandum of Understanding per entrare nel network, la rete Mirabilia rappresenta 13 milioni di abitanti e in epoca pre-covid, cioè fino al termine del 2019, produceva un quinto del turismo italiano per un valore aggiunto stimato di 296 milioni di euro, pari a quello di Portogallo e Finlandia. Ancora, produceva il 22% dell’export agro alimentare nazionale. Cinque le aree di intervento: Ambiente (green), Artigianato artistico, Enogastronomia, Turismo culturale, Alternanza scuola lavoro.
“Progettare per l’immediato futuro è difficile, perché c’è un prima e un dopo Covid. Tuttavia, fare il punto e rinsaldare il nesso economia-cultura diventa ancor più urgente”, spiega Angelo Tortorelli, presidente Mirabilia.