Tornano le Giornate FAI di Primavera: aperti 750 luoghi in 400 città
11 Marzo 2025, 13:48
Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni. Sarà un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli.
Le Giornate FAI di Primavera anche in questa edizione attraverseranno il territorio italiano – da Nord a Sud del Belpaese, aprendo luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati – per continuare assieme a meravigliarsi di fronte alla sorprendente vastità del patrimonio italiano, una festa con le persone e per le persone: 750 luoghi saranno infatti aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti – cittadini di domani – appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Una mappa italiana, variegata e inaspettata (elenco completo dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione dall’11 marzo su www.giornatefai.it): borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, luoghi che ci raccontano di altre culture, luoghi in cui è in corso un restauro, luoghi di natura e cultura. Saranno proprio le Giornate FAI di Primavera per due giorni a dare voce a tanti luoghi e a ricordarci di dar loro attenzione, per raccontare e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano, promuovendone la conoscenza, la cura e la tutela. Una missione culturale verso il patrimonio italiano che coinvolge tutti, perché appartiene a tutti.
Tra le tante aperture proposte, alcune saranno dedicate agli iscritti al FAI e a chi si iscriverà durante l’evento. Verranno inoltre riaperti luoghi particolarmente apprezzati e visitati nelle scorse edizioni. Ad ogni visita sarà possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.
Tra le aperture delle Giornate FAI di Primavera 2025:
* a Roma: Palazzo Farnese (ingresso dedicato agli iscritti FAI), sede dell’Ambasciata di Francia, il più sontuoso edificio cinquecentesco della città, che tra tanti capolavori custodisce la celeberrima Galleria Carracci, tra gli esiti più alti del tardo Rinascimento; Palazzo del Collegio Romano, la cui ala orientale ospita il Ministero della Cultura – di cui si potranno ammirare alcuni interni nella loro magnificenza, come la sala a crociera della Biblioteca Major – mentre quella sud-occidentale la sede del liceo classico Ennio Quirino Visconti, istituito nel 1870, di cui si sveleranno la storia e i personaggi illustri che lo hanno animato; e ancora, Palazzo della Valle (ingresso dedicato agli iscritti FAI), sede di Confagricoltura dal 1948, edificato all’inizio del ‘500 e ampliato nei secoli successivi, con raffinati dipinti e decorazioni nelle sale del piano nobile, come quelli della Sala Serpieri. Fuori Roma, a Monte Porzio Catone si potrà ammirare Villa Mondragone, in posizione panoramica e circondata da un parco di 18 ettari, dove si sono svolti momenti cruciali della storia della scienza.
* a Milano: Torre Libeskind (ingresso dedicato agli iscritti FAI), edificio progettato dall’architetto statunitense Daniel Libeskind e costruito tra il 2015 e il 2020, soprannominato il Curvo per via della sua forma e che con le torri Isozaki e Hadid completa il centro direzionale di CityLife; il settecentesco Palazzo Clerici, dimora dei Clerici e dal 1941 sede dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), che custodisce una splendida galleria affrescata nel 1741 da Giambattista Tiepolo, con arazzi del fiammingo Jan Leyniers II e la boiserie di Giuseppe Cavanna.
* ancora in Lombardia: a Brescia visite al Centro Culturale MITA, che ospita la collezione di tappeti antichi della Fondazione Tassara, la più grande raccolta privata al mondo con oltre milletrecento manufatti provenienti da Asia, Europa e Africa, e al nuovo Teatro Borsoni, inaugurato a settembre 2024, nato dalla trasformazione di un edificio industriale e simbolo della rigenerazione urbana dell’area in cui si trova; a Como sarà eccezionalmente visitabile l’Asilo Sant’Elia, capolavoro di architettura razionalista progettato tra 1934 e 1936 da Giuseppe Terragni, per anni in stato di abbandono, ma dove inizierà a breve il cantiere di restauro; a Pavia invece si potrà scoprire il Seminario Vescovile e il gioiello che racchiude: la Cappella del Santissimo Salvatore, uno dei più raffinati esempi di architettura e pittura lombarda dei primi anni del Cinquecento.
* a Napoli: Mausoleo Schilizzi, commissionato nel 1880 all’illustre architetto Alfonso Guerra dal banchiere Matteo Schilizzi, una delle figure di spicco della belle époque napoletana, che richiama i templi egiziani; Villa Rosebery (ingresso dedicato agli iscritti FAI), situata in un grande parco con giardino all’inglese e flora mediterranea, e dal 1957 entrata a far parte della dotazione della Presidenza della Repubblica. Restando in provincia di Napoli, a Bacoli si potrà visitare il suggestivo Faro di Capo Miseno, che illumina il mare che bagna Pozzuoli e il canale di Procida e da cui è possibile ammirare le isole di Procida, Ischia e anche Capri, mentre a Castellammare di Stabia aprirà le sue porte la Stabilimento militare Produzione Cordami, la più antica corderia d’Europa, fondata nel 1796 e rinomata anche all’estero, che si occupa della produzione di cavi e attrezzature navali.
* a Venezia: Palazzo Labia, maestoso edificio barocco famoso per gli affreschi di Giambattista Tiepolo dedicati alle storie di Antonio e Cleopatra, tra le sue massime realizzazioni, e per le quadrature trompe-l’oeuil di Gerolamo Mengozzi Colonna, oggi sede operativa e di rappresentanza della RAI di Venezia e del Veneto; visitabile anche l’Accademia di Belle Arti (ingresso dedicato agli iscritti FAI), tra le più antiche accademie italiane e il cui primo presidente fu Giambattista Tiepolo, ospitata oggi nel complesso sansoviniano dell’ex-Ospedale degli Incurabili, integralmente restaurato. In occasione delle Giornate FAI si potrà anche accedere ai laboratori di Anatomia artistica, Grafica d’arte e Pittura, con studenti all’opera. Restando in Veneto, a Orgiano (VI) a stupire con le sue ampie sale e il vasto parco sarà la settecentesca Villa Fracanzan Piovene, alle pendici dei Colli Berici, che ospitò Napoleone Bonaparte e che custodisce nella barchessa un’ampia collezione di trattori.
* a Firenze: l’ottocentesca Villa Vittoria, immersa in un parco secolare, oggi appartenente al patrimonio della Regione Toscana e sede del Palazzo dei Congressi. I conti Contini Bonaccossi, che la acquistarono nel 1931, la fecero riarredare da Gio Ponti, Tommaso Buzzi e Giulio Rosso. Sempre in Toscana, a Livorno, visite a Palazzo de Larderel, il più imponente e sontuoso palazzo dell’Ottocento livornese che ospita oggi i locali del Tribunale Civile.
* a Bari: Palazzo di Città, sede del Municipio dal 1863, che “incornicia” il Teatro Piccinni. Oltre che alla Sala Consiliare, si accederà eccezionalmente al Gabinetto del Sindaco, riccamente decorato; in più, gli iscritti FAI potranno entrare in Teatro, salire sul palcoscenico e ammirare il retropalco con macchine sceniche. Ancora in Puglia, a Brindisi, visite al Castello Svevo, nato nel 1227 in epoca federiciana e più volte ampliato, circondato da un’alta muraglia munita di un imponente mastio e sei torri, oggi sede del Comando della Brigata Marina San Marco.
* a Torino: eccezionalmente visitabile il sontuoso secondo piano di Palazzo Reale, occupato per intero dall’Appartamento del Principe, destinato ai principi ereditari e alle loro consorti, recentemente restaurato ricomponendo le scelte di Umberto II, ultimo re d’Italia, e il Palazzo della Prefettura, firmato dagli architetti Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri. A quest’ultimo si deve la composizione classicista della facciata e l’eleganza degli interni, con la grandiosa Galleria e i saloni affrescati da Francesco Gonin.
* a Bologna: museo marionannivirgola (ingresso dedicato agli iscritti FAI), ospitato nel palazzo settecentesco dove vive il maestro della luce Mario Nanni, tra i massimi esperti mondiali di illuminazione di spazi storici e opere d’arte, che mescola elementi classici con accenti moderni e che funge anche da studio dell’artista, oltre che da museo, ed è sede della marionannischolé, e Oratorio di San Filippo Neri, oggi spazio culturale, realizzato nel 1733 da Alfonso Torreggiani. Iconico il restauro dell’edificio, a firma di Pier Luigi Cervellati, che si è integrato nell’opera barocca, lasciando a vista la ricostruzione della cupola, e ha permesso così di storicizzare i danni dei bombardamenti aerei dell’ultimo conflitto mondiale. Altra apertura emiliana di rilievo, la Certosa di San Girolamo a Parma, nota per aver ispirato l’ambientazione del celebre romanzo di Stendhal La Certosa di Parma e di solito inaccessibile perché ospita la Scuola di Formazione e Aggiornamento della Polizia Penitenziaria.
* a Palermo: Porta Nuova, tra i più rappresentativi esempi di architettura trionfale della città, di cui costituisce l’ingresso dal lato occidentale, la cui visita comprenderà anche la Cavallerizza di Palazzo dei Normanni; rimanendo in Sicilia, ad Agrigento significativa l’apertura della Biblioteca Lucchesiana, aperta al pubblico addirittura nel 1765, tra le più antiche e prestigiose istituzioni bibliotecarie della Sicilia, che conserva circa 80.000 fra volumi e opuscoli di cui 35.000 circa anteriori al 1800, ed è stata frequentata anche da Luigi Pirandello.