martedì, 19 Novembre 2024

Boom vendite case vacanza nonostante rincari

Nel 2021 le compravendite di abitazioni nelle località turistiche sono aumentate del 41,1% nel 2021 rispetto al 2020, con una intensità maggiore rispetto alla variazione media nazionale (+34%), e nel 2022 il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia si attesta a 2.550 euro al metro quadro, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in aumento, mediamente del 3,2% annuo. Al top per i prezzi Madonna di Campiglio, Forte dei Marmi, Capri.

Sono questi alcuni dei dati principali dell’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2022 di Fimaa-Confcommercio, con la collaborazione di Nomisma, che ha analizzato i dati di compravendite e locazioni di 141 località di mare e 76 di montagna e lago. In particolare, le località marine hanno fatto segnare +43,4%, quelle montane +35%, mentre quelle lacuali segnano un +29,6%. La ripresa dei valori di mercato delle abitazioni riguarda tutte le località turistiche, seppure con intensità diverse. Le case vacanze in montagna e al lago mostrano l’incremento più elevato, con variazioni medie che oscillano tra +3,7% a +5%, mentre le abitazioni al mare presentano una variazione media più contenuta che si mantiene nel range tra +2,2% e +2,8%.

In cima alla classifica delle principali località turistiche – per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi – Madonna di Campiglio (TN) con valori che raggiungono i 15.000 euro al metro quadro, seguita da Forte dei Marmi (LU) e Capri (NA) con 14.000 con 14 mila euro al metro quadro. A seguire, Cortina d’Ampezzo (BL) e Santa Margherita Ligure (GE), con valori massimi compresi tra i 13.000 e i 13.500.

Ad aumentare quest’anno, anche i canoni d’affitto con un +4,8% medio su base annua, in netto miglioramento rispetto al 2021, beneficiando della crescita dei flussi turistici. L’aumento ha interessato maggiormente le località marittime (+5,9% in media) e le località lacuali (+5,3%), mentre i canoni medi delle località di montagna registrano un aumento molto più contenuto (+1,1%).

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