Bisogna avere gli stessi protocolli e gli stessi standard di tutela sanitaria, così che i cittadini dei vari Paesi Ue si possano muovere liberamente e in tranquillità. Lo dice il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini in un’intervista a Il Messaggero.
Si lavora al ritorno dei turisti stranieri in Italia, anche se “immagino, purtroppo, che il turismo internazionale questa estate avrà un forte calo. Sia in entrata sia in uscita. Quindi, stiamo facendo un investimento forte sul turismo interno, perché questa sarà un’estate di vacanze in Italia”.
Il ministro però non si sbilancia e non dà cifre “finché non ci saranno le norme di legge”. L’ idea è quella di “dare un sostegno alle imprese turistiche e un incentivo alle famiglie sotto un certo reddito e con figli a carico, un bonus che possano spendere in strutture ricettive nel nostro Paese. Così si aiutano sia le imprese turistiche sia le famiglie a reddito medio-basso”.
Ora “ci stiano confrontando con il comitato tecnico-scientifico sui criteri di sicurezza per la riapertura progressiva di tutti i settori di competenza del mio ministero. Dagli stabilimenti balneari al teatro, ai musei, ai cinema, ai set cinematografici e via così. Le date, per il turismo e per tutto il resto, le decideremo in base all’andamento dell’epidemia”.
Per le riaperture di cinema e teatri (“il problema è il distanziamento”), il ministro non può “dare date. Anche di questo stiamo parlando con il comitato tecnico-scientifico e con gli operatori del settore”. Invece c’è l’ orientamento di aprire i musei e i parchi archeologici dal 18 maggio “nella stessa modalità dei supermercati: con il distanziamento tra le persone, mascherine e ingressi a scaglioni”.