Danno d’immagine per Alitalia da code sharing con Carpatair
Allarme dei sindacati dopo i quattro guasti in volo che la compagnia rumena ha avuto in un mese


Cresce la preoccupazione dei sindacati di Alitalia per la situazione di Carpatair, la compagnia rumena che gestisce in sub appalto alcune rotte della compagnia italiana e che ha avuto quattro guasti in volo in un mese. L'Usb lancia l'allarme su indiscrezioni secondo cui sarebbe previsto un incremento operativo degli aeromobili forniti da Carpatair ad Alitalia (le due hanno un accordo di code sharing) impiegati su voli di corto e medio raggio: dai due ATR 72-200, attualmente utilizzati, si potrebbe salire a 15 nel prossimo periodo."Se le notizie fossero confermate – si legge in una nota – le preoccupazioni dell'Usb Lavoro Privato, che nel maggio scorso contestava l'appalto di centinaia di voli nazionali e internazionali alla Carpatair, sarebbero drammaticamente dimostrate. Gravissima sarebbe inoltre la responsabilità del governo per l'ennesimo insulto alle migliaia di piloti, di assistenti di volo e di lavoratori di terra del gruppo Alitalia LAI A.S., che si trovano tuttora in mobilità".
L'Ugl invece chiede di recedere il contratto di code sharing "perché è molto preoccupante la frequenza con cui si verificano avarie e disagi per i passeggeri sui voli operati in wet leasing dalla compagnia rumena". "I grandi sforzi, fatti in questi ultimi anni da azienda e sindacato per elevare il livello di sicurezza ed affidabilità, – sottolinea il segretario nazionale Trasporto Aereo – Ugl Trasporti, Francesco Alfonsi – rischiano di essere vanificati dalla cessione di attività verso un operatore che sembra non essere in grado di garantire gli stessi standard di Alitalia. Il danno di immagine che ne deriva – conclude – potrebbe produrre effetti devastanti sulla fidelizzazione della clientela".

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