venerdì, 22 Novembre 2024

Appello del sindaco di Rimini: governo non ci lasci soli su balneari

Il 31 dicembre sarà una data spartiacque per le spiagge italiane: mancano quattro mesi, infatti, alla data indicata dal Consiglio di Stato per le nuove concessioni balneari previste dalla direttiva Bolkenstein. Da Rimini, capitale balneare italiana, il sindaco rinnova l’appello al governo, affinché definisca la situazione e non lasci i Comuni da soli a gestire una situazione che potrebbe far piombare le spiagge italiane in un caos di difficilissima gestione.

“Non vorrei – dice il sindaco Jamil Sadegholvaad – che a Roma prendesse piede questo ragionamento: zitti e muti e che a sbrogliare la matassa ci pensino i Comuni, lasciando a loro l’onere della gestione di una partita amministrativa epocale. Sarebbe un errore gravissimo – dice il sindaco – con altrettante gravissime conseguenze, non per un esecutivo, una coalizione di governo, una categoria economica, ma per il futuro stesso del turismo italiano e non solo”.

La situazione è infatti al momento piuttosto complicata. “Da una parte – spiega il primo cittadino – c’è una legge italiana (il cosiddetto Milleproroghe) che richiede di protocollare la nuova scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2024; dall’altra c’è la responsabilità civile e penale dei funzionari comunali di applicare una norma in contrasto con la giurisprudenza amministrativa. Pensiamo forse di mandare al macello, e dunque far pagare per le colpe altrui, le centinaia, probabilmente migliaia, di funzionari comunali responsabili in materia?”.

La questione è però particolarmente sentita sulla riviera romagnola come in tutte le altre aree italiane dove il turismo balneare è una voce importante dell’economia. Il rischio che si corre, secondo Sadegholvaad, è che ogni Comune si attrezzi autonomamente per non incorrere nelle sanzioni.

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