L'antica Roma vive ancora oggi in Cina. Incredibile ma vero, a Liquian, nella provincia nord occidentale cinese del Gansu, i cittadini hanno fatto delle loro inusuali (almeno per la Cina) caratteristiche fisiche uno strumento per trasformare il piccolo villaggio in cui abitano nella nuova originale meta turistica del paese. A Liqian, infatti, sono moltissimi i cinesi con gli occhi verdi, i nasi pronunciati e grandi, persino i capelli biondi. Una specialità di cui ormai molti hanno fatto un business. Ogni giorno nella piazza principale della città dozzine di sino-romani, indossando armature e scudi, si mostrano ai turisti, organizzano parate militari, si prestano a fare foto. Il villaggio, dal canto suo, sta sempre di più adeguandosi alla sua fama di 'villaggio romano' in Cina. Un portico richiama l'antica Roma ed è stato eretto anche un complesso architettonico in puro stile romano. In una delle strade del villaggio sorge un Caesar Karaoke. E i turisti si moltiplicano.
Il collegamento tra la città cinese e l'antica Roma fu evidenziato per la prima volta negli anni ‘50 da un professore di storia cinese dell'Università di Oxford, Homer Dubs, secondo il quale gli attuali abitanti di Liquian sarebbero i discendenti di 6 mila soldati dell'esercito romano guidato dal figlio di Marco Crasso, di cui non si ebbero più notizie dopo la sconfitta di Marco Crasso ad opera dei Parsi.
Nel 1999 il villaggio, che prima si chiamava Zhelaizhai, ha cambiato nome, ribattezzandosi come Liquian, che è poi come i cinesi anticamente si riferivano parlando dell'impero romano.
Vera o meno che sia la storia del 'villaggio romano' piace molto ai suoi abitanti, orgogliosi di questa loro specialità ma anche contenti dei numerosi benefici economici che ne stanno derivando. "La nostra zona da un po' di tempo a questa parte si sta arricchendo – spiega Zhao Shouming, un abitante – grazie ai moltissimi turisti che arrivano ogni anno il paese sta rinascendo e sta vivendo un vero e proprio boom economico".