domenica, 28 Aprile 2024

Compagnie aeree nel mirino dell’Ue

Bruxelles vuole capire differenze di prezzo su stesse tratte

Il biglietto è identico, ma a cambiare è la tariffa: fino a tre volte in più, da un paese all’altro, da una modalità di prenotazione all’altra. A Bruxelles, al dipartimento trasporti della Commissione europea, sono arrivate ”alcune centinaia di proteste” di passeggeri vittime di discriminazioni difficili da spiegare. I servizi della commissaria ai trasporti Loyola de Palacio hanno deciso di vederci chiaro. Il primo passo è stato l’invio di una lettera a 18 compagnie aeree europee, le più importanti, dall’Alitalia all’Air France, dalla Klm alla British Airways.
”La Commissione ha ricevuto un numero crescente di lettere
di cittadini europei che si lamentano di condizioni varianti di vendita di biglietti aerei, e anche di vendita rifiutata, da parte di compagnie aeree o agenti di viaggi, con la motivazione che il biglietto scelto è offerto al prezzo indicato esclusivamente ai residenti di certi Stati membri della Ue e non ad altri”, si legge nella lettera firmata dal direttore generale della Dg trasporti, Francois Lamoureux. ”In questa situazione, per l’acquisto di un servizio identico, i residenti di un altro Stato membro si vedono offrire dalla stessa compagnia aerea o agente di viaggio un prezzo differente”. Bruxelles precisa che la maggioranza delle lamentele riguarda l’acquisto dei biglietti via telefono o Internet. La Commissione ha anche appurato che certe compagnie aeree impediscono alle agenzie di viaggio di proporre certi biglietti fuori dal paese in cui l’agenzia opera o anche al di fuori del paese di partenza del volo. Ai 18 vettori, Bruxelles ricorda che nell’Unione ”esiste un
mercato unico basato sul principio della non discriminazione” e chiede le ragioni di queste pratiche. ”Stiamo cercando risposte esaurienti direttamente dalla
compagnie aeree, prima di scegliere altre strade”, ha detto il portavoce di de Palacio, Gilles Gantelet. ”Se queste pratiche discriminatorie dovessero continuare, non escludiamo di avviare procedure di infrazione sulla base dei principi del mercato unico. Pero ora non è chiaro su quale base giuridica operare”. Sulle tratte nazionali, le differenze dei prezzi praticati per uno stesso biglietto emesso in un paese o in un altro possono variare fino a 200 euro. ”Sui voli internazionali, la differenza è molto più alta e può raggiungere anche il 300%”, ha detto il portavoce. Alle compagnie, Lamoreux rivolge diverse domande per indagare
le ragioni che le spingono a proporre, vendere ed emettere
biglietti identici a tariffe diverse. Le risposte dovranno
arrivare a Bruxelles ”nel tempo minore e, in tutti i casi, al più tardi entro il 29 febbraio 2004”. Sulla base delle risposte, l’esecutivo si riserva di intraprendere altri passi, compresa la procedura d’infrazione che potrebbe portare anche al ricorso alla Corte di giustizia europea.

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