domenica, 28 Aprile 2024

Consorzio Rimini, valorizziamo piccoli hotel

Agostini: non snaturiamo le nostre località

Il Consorzio piccoli alberghi di qualità di Rimini, che associa 47 hotel da una a tre stelle che
hanno mediamente 25-30 camere, ha espresso nuovamente la propria contrarietà alla costruzione di grandi complessi alberghieri e ha chiesto di valorizzare le piccole strutture, definite “il prodotto doc del nostro turismo”. “Non possiamo snaturare le caratterische della nostra località pensando di realizzare una sorta di Rio de Janerio – ha detto Marta Agostini, presidente del Consorzio, durante un convegno organizzato a Rimini – Perché non pensare ad aiuti pubblici per tutti i piccoli hotel che si vogliono qualificare? Perché non incentivare accorpamenti di piccole strutture aumentando i servizi? Noi crediamo, nonostante negli ultimi dieci anni siano stati chiusi 500 alberghi, che ci siano posti letto a sufficienza per la nostra clientela turistica”. Durante il convegno Giancarlo Dall’Ara, esperto di marketing turistico, ha proposto un ‘manifesto’ per i piccoli alberghi. “L’obiettivo – ha detto – è quello di convincere i politici a
dare degli incentivi strutturali ai piccoli alberghi non limitandosi, come fa ad esempio l’Emilia-Romagna con alcune sue leggi di settore, a fornire solo contributi per campagnepubblicitarie. I piccoli alberghi sono una risorsa economica per il territorio ma devono avere una normativa ad hoc differente dai grandi alberghi”. Per Dall’Ara “il gestore di un piccolo albergo è come un artigiano che, se ha puntato sulla qualità dei servizi, ha di norma un atteggiamento vocazionale, basa il proprio successo sul mestiere, sulla flessibilità e sulla capacità di gestire l’imprevisto, cioè sulle stesse doti che caratterizzano il modello imprenditoriale italiano. Un piccolo albergo – ha concluso – non è solo un servizio ai turisti, ma
è anche un presidio sociale e culturale di un territorio. Anche per questo è un errore politico incentivare la chiusura dei piccoli alberghi”.

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