lunedì, 6 Maggio 2024

E’ boom per il turismo della terza età

In Italia sono solo il 13%, ma in Francia rappresentano già il 30% del mercato

L’Italia è il Paese con l’età media più alta del mondo: 77 anni per gli uomini e 83 per le donne e conta la presenza di ben 4 mila ultracentenari. Nel 2005 gli over 60, che già oggi sono il 25% della popolazione italiana, passeranno al 34% diventando più numerosi degli under 14. Un esercito di nonni più attivi che mai: a livello internazionale sono conosciuti come NYSS (New Young Sixty-Seventy), in Italia sono i ‘supersenior’. Hanno tra i 60 e i 70 anni, progettano il loro futuro, considerano l’esperienza come risorsa, sono molto concentrati sul presente, sono curiosi, e aperti al cambiamento. Nel tempo libero leggono libri e giornali, ascoltano la radio, vanno in chiesa, fanno sport e volontariato, frequentano una delle 300 Università della Terza Età della Penisola, che complessivamente contano 200 mila studenti, e viaggiano sempre di più. E’ questa l’istantanea scattata dall’Almanacco Turistico della Terza Età 2003, un compendio promosso dalla Falcon Tour di San Marino. La quota di mercato internazionale occupata dagli over 60 nel settore turistico, secondo l’Almanacco, è tutt’altro che di secondo piano: in Francia rappresentano il 30%, in Canada il 28%, Stati Uniti e Giappone 27%, Germania 20%, Spagna e Gran Bretagna 15% e in Italia sono il 13%. Il Censis ha riportato che nel 2001 sono stati più di 5 milioni gli over 65 italiani in viaggio, raggiungendo una quota del 25% sul totale del turismo organizzato. Più in generale secondo lo IULM di Milano il 38% degli anziani acquisterebbe
vacanze organizzate sviluppando un fatturato complessivo di 13,5 milioni di euro. Da non sottovalutare anche l’apporto del cosiddetto turismo sociale, ovvero le vacanze promosse da associazioni, circoli aziendali e privati e gruppi territoriali, che in Italia fattura oltre 1 miliardo di euro l’anno e si presenta in rapida espansione. Quanto alle destinazioni i nonni italiani, secondo i dati dell’Almanacco Turistico della Terza Età 2003, hanno preferito negli ultimi anni soprattutto il mare e le crociere (45%) senza comunque disdegnare i viaggi all’estero (13%). La scelta cade prevalentemente sull’Italia (72,5%) mentre per chi visita l’Europa le preferenze sono soprattutto per Francia, Svizzera e Austria, le destinazione più vicine alla penisola. Esiste però anche una quota non indifferente di avventurosi (10,7%) che decide di recarsi in un continente extraeuropeo. Fare turismo in Italia piace molto anche agli over 65 stranieri. Secondo l’Ufficio Italiano Cambi nel 2001 sono stati 2,9 milioni gli over 65 giunti nel nostro Paese da fuori confine. Un altro trend di grande importanza per gli operatori turistici italiani, tenuto conto che gli arrivi crescono ad un ritmo del 10-15% all’anno. Dagli studi di settore emerge che i senior partono solitamente per conoscere nuovi luoghi o le mete famose e mai viste prima,
per restare attivi e dinamici e continuare a ricevere stimoli, per conoscere altre persone e fare esperienze nuove, per curiosità, per colmare un vuoto culturale, per stringere nuove amicizie. Differenti le motivazioni ma un unico punto fermo: il viaggio preferito è quello in compagnia. Del resto tra gli stati emotivi e materiali di chi vive la terza età è la solitudine (42,3%) a fare più paura. Interessanti anche le informazioni circa le dinamiche e la tempistica della scelta. Gli anziani scelgono la loro vacanza in base alle loro esperienze precedenti e al passaparola, scelgono poco prima di partire e soprattutto in base alle persone con cui dovranno trascorrere il viaggio. La scelta viene infatti spesso maturata nell’ambito di gruppi di amici, all’interno di organizzazioni e di associazioni o in ambito familiare. Attualmente la maggior
parte (60,5%) del reddito medio degli over 65 italiani è
destinato al cibo, alle cure e alla manutenzione dell’abitazione: in media spendono circa 200 euro all’anno in viaggi e vacanze. Un dato che gli esperti danno in costante ascesa. Infatti il dettaglio dei consumi della terza età fa emergere come in realtà attualmente i sessantenni siano perfettamente in linea, quanto a spesa pro-capite, con gli standard di consumo, anche turistici, generali mentre al momento è dai 70 anni in avanti che la spesa si riduce dell’11% rispetto alla media. Gli esperti annunciano però che gli anziani stanno rapidamente modificando la loro cultura, la mentalità e anche la loro capacità di reddito come conseguenza del prolungamento della vita professionale attiva. Già nel breve termine, insomma, avranno un atteggiamento più propenso alla spesa e ai consumi in genere e quindi una maggiore predisposizione anche ai viaggi e alle vacanze. Tra i consumi in vacanza rimane comunque irrinunciabile per i nonni l’acquisto di
souvenir per ricordare il viaggio, come regalo o per completare una collezione ma in alcuni casi anche come oggetto unico e status symbol legato alla destinazione raggiunta. Decisamente curiose le abitudini di consumo dei turisti americani con i capelli grigi. I maturi viaggiatori d’ oltreoceano, gli over 55 americani, che nel 2001 hanno realizzato 179 milioni di vacanze, non rinunciano anche in viaggio ad alcuni dei loro passatempi più usuali preferendo lo shopping (29%) alla visita di luoghi storici o musei (15%) e agli eventi culturali o ai festival (12%).

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