domenica, 28 Aprile 2024

Emergenza Etna, indagato pilota Alitalia

Interruzione di pubblico servizio e procurato allarme le accuse della Procura di Catania

Continua a far discutere l’emergenza Etna, e questa volta non per nuove eruzioni o per la chiusura dell’aeroporto, ma per i reati di interruzione di pubblico servizio e procurato allarme che la Procura di Catania ha contestato al comandante Massimo Notaro, pilota Alitalia e presidente dell’Unione piloti. I carabinieri gli hanno notificato un invito a comparire per essere interrogato. Il fatto contestato risale al 2 gennaio scorso. Notaro era ai comandi di un Md 80 di Alitalia Express, il volo SMX5713 partito da Milano con destinazione Catania, che è atterrato a Fontanarossa poco prima di mezzogiorno. Secondo il procuratore aggiunto Vincenzo D’ Agata e il sostituto Giovanni Cariolo, il pilota avrebbe sollecitato un controllo sui motori per la presenza di inesistente cenere lavica. La verifica, sostiene l’accusa, ha bloccato l’ aereo a Fontanarossa e quindi fatto saltare il volo successivo per il quale era previsto l’ impiego dello stesso velivolo. Questo, ritengono i magistrati, avrebbe portato alla configurazione del reato di interruzione di pubblico servizio. La contestazione di procurato allarme è legata alla segnalazione di un inesistente pericolo per la presenza di cenere lavica alla torre di controllo e agli enti preposti al controllo del fenomeno, che sono stati subito allertati. Sul fronte aeroporto, intanto, l’unità di crisi ha comunicato che lo scalo, fino al 14 gennaio, può tornare agli orari standard (dalle 6,45 alle 24).

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