Euro Disney, la società che gestisce Disneyland Resort alle porte di Parigi, ha chiuso il suo ultimo bilancio fiscale annuale con perdite balzate del 69,2%, a 56 milioni di euro, per un fatturato sceso del 2,1%, a 1,05 miliardi. La flessione del fatturato è dovuta, secondo Euro Disney,
alla prolungata crisi del turismo in Europa, alla raffica di
scioperi che hanno paralizzato nei mesi scorsi la Francia e alla difficile congiuntura economica nei suoi mercati chiave che hanno parzialmente annullato l’impatto di un anno di apertura del Walt Disney Studios, il nuovo parco dedicato al cinema e alla tv. L’aumento delle perdite riflette invece ”le deludenti vendite, i maggiori costi dovuti alle operazioni di Walt Disney Studios e maggiori costi promozionali”. Euro Disney, in crisi finanziaria, ha ottenuto dalle banche creditrici e dal suo principale azionista, la Walt Disney Company, una boccata di ossigeno con il rinvio al 31 marzo del pagamento di alcune scadenze per darle tempo di trovare una soluzione. La compagnia ha ribadito anche oggi che se questa non sarà trovata, non sarà in grado di pagare i suoi debiti.
