giovedì, 18 Aprile 2024

Jannotti Pecci, una politica-paese per il rilancio

Federturismo, offrire al turista prodotti nuovi con buon rapporto qualità/prezzo

Schiodare l’Italia dal quinto posto che attualmente occupa nella classifica internazionale dei flussi
turistici e riportarla in vetta alla classifica significa mettere in campo una politica-Paese per il turismo capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati allo sviluppo: è la ricetta suggerita da Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federturismo. “Si tratta di individuare obiettivi raggiungibili – ha spiegato Jannotti Pecci – mobilitare le risorse necessarie per gli investimenti, per le infrastrutture, per la formazione di risorse umane adatte a realizzare ed offrire al turista prodotti nuovi, di qualità, attrattivi, con un rapporto qualità/prezzo apprezzabile”. Lo spazio per realizzare tale obiettivo è all’interno delle stesse previsioni di crescita dei flussi turistici internazionali che indicano tale crescita da 565 milioni di persone nel 1995 a 1.560 milioni nel 2020. Per l’Italia il turismo rappresenta tra il 10 e l’11% del Pil (2005) con circa 2.700.000 addetti e oltre 300.000 imprese del settore. Per quanto riguarda i problemi strutturali del settore, Jannotti Pecci ha osservato che i maggiori motivi di sofferenza sono dovuti anche al peso del costo del lavoro e alla mancata armonizzazione fiscale e normativa con i competitors di altri Paesi, in particolare dell’area UE. “Pertanto – ha aggiunto – urgono iniziative di collaborazione e di cooperazione tra imprese per assumere maggiori dimensioni e capacità di presenza sul mercato per far fronte alle dimensioni dei grandi players del turismo internazionale”. Per Jannotti Pecci la soluzione sta “sia in accordi tra imprese piccole, medie e grandi, sia in una partnership tra pubblico e privato che valorizzi le risorse del territorio e arricchisca la dotazione infrastrutturale a servizio delle imprese”.

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