Le compagnie aeree americane provano a rialzare la testa
Us Airways è riemersa dall'amministrazione controllata, American ha trovato accordo sui salari
mercoledì, 27 Settembre 2006
E’ in fermento il mondo del trasporto aereo americano. Le compagnie regine del mercato, dopo due anni difficili, provano ora a rialzare la testa. Us Airways, la settima compagnia aerea degli Stati Uniti, è riemersa dall’amministrazione controllata dopo una degenza durata 8 mesi mentre American Airlines è riuscita a raggiungere un accordo sul taglio ai salari con i propri dipendenti proprio quando si stava materializzando l’ipotesi di una bancarotta. La prima compagnia aerea mondiale – sul filo di lana è riuscita ad arrivare ad un accordo preliminare con le organizzazioni sindacali di piloti, meccanici e attendenti di volo relativo a una riduzione complessiva dei costi di gestione pari a 1,8 miliardi di dollari all’anno. L’intesa siglata ieri con i rappresentanti dei lavoratori dovrà essere ratificata entro due settimane ma – a meno di colpi di scena – dovrebbe avere spinto la compagnia aerea fuori dall’incubo di un fallimento. Qualora l’ accordo non fosse stato sottoscritto American Airlines – che aveva fissato proprio nella giornata il termine ultimo per l’intesa – sarebbe passata in amministrazione controllata. La più grave nella storia dell’aviazione americana e superiore anche quella della United Airlines avvenuta lo scorso dicembre, attualmente, al primo posto della poco invidiabile classifica con oltre 25 miliardi di dollari in asset.