Bagni a mare in tutta tranquillità per chi si tuffa nelle acque italiane. Il 96% di quelle esaminate risultano infatti balneabili. Un dato sostanzialmente simile a quello dell'anno precedente. Ad essere temporaneamente off limits sono 224,3 km di costa, come evidenzia il Rapporto 2009 sulla balneabilità delle acque, presentato dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Ad uscire 'bocciate' da quest'indagine sono Campania (con l'80,7% di coste balneabili), Veneto (85,1%) e Calabria (90,8%). Sono 27 invece le province costiere in cui è balneabile il 100% della costa, mentre in 35 province la balneabilità è superiore alla media nazionale del 96%. Tra le province più virtuose, con il 100% di balneabilità, ci sono quelle toscane, dell'Emilia Romagna, della Sardegna e della Basilicata. Bene anche le province di Taranto, Brindisi, Imperia, La Spezia, Ancora, Pesaro e Campobasso. Dal 2011 però l'analisi delle acque sarà più completa, con l'indicazione di giudizi e la rilevazione anche di agenti chimici, alghe tossiche e cianobatteri. E' inoltre finalmente entrato in funzione il sito www.portaleacque.it, che sarà a pieno regime dal 2011. Qui sarà possibile controllare lo stato delle acque regione per regione e dal 2011 ci saranno profili di rischio inseriti dalle Regioni e le segnalazioni dei cittadini.
Ma l'opposizione ha criticato duramente i risultati del Rapporto: i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante annunciano un esposto alla magistratura, perché "il rapporto fornisce gli stessi dati dell'anno scorso, ed è totalmente inattendibile. E' una truffa ai danni di tutti i cittadini". Critico anche Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, che definisce "il portale delle acque un vero bluff. Entrando nel sito internet infatti i cittadini non sono in grado di capire dove sono localizzate le spiagge non balneabili".