Villa Gregoriana a Tivoli potrebbe diventare un modello per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico nazionale e contribuire a far decollare il turismo culturale. A dichiararlo il direttore generale dei Beni archeologici del Mibac, Anna Maria Reggiani. “Oggi – ha osservato Reggiani – il nostro turismo affonda le radici nella tradizione del Gran Tour del ‘700, che è poi quella del museo all’aperto, del museo diffuso su tutto il territorio nazionale. Noi che dobbiamo tutelare questo immenso patrimonio – ha aggiunto – abbiamo davanti alcune strade, di cui le sperimentazioni di riferimento sono costituite dalla Fondazione del Museo Egizio, a Torino, e da Villa Gregoriana a Tivoli”. E per far fronte alla flessione del turismo globale il governo deve dare delle risposte con nuove infrastrutture mentre il Mibac può intervenire nel segmento del turismo culturale, potenziando itinerari locali. E Tivoli potrebbe essere il passo successivo. La cittadina, con due siti riconosciuti dall’Unesco, Villa d’Este e Villa Adriana, il recupero di Villa Gregoriana ad opera del Fai e anche del centro storico potrebbe tornare a richiamare il turismo internazionale. Che potrebbe essere incentivato anche con una Art Card, allo studio il progetto, con la quale visitare tutti i siti della cittadina per lanciare di nuovo il polo tiburtino.