Trasporto aereo: Cimoli attacca Lunardi, ma solo per un attimo
Immediata la nota della compagnia che smentisce l'affondo


Il settore del trasporto aereo in Italia da tempo è al centro di dibattiti e approfondimenti, ma ancora non è stato riformato. E Giancarlo Cimoli, nel corso dell’assemblea, è sembrato andare dritto per dritto al cuore del problema.
Giancarlo Cimoli punta il dito sui ”mancati controlli” da parte di molte autorità competenti, di ministeri, ”e di uno in particolare” – spiega riferendosi indirettamente ai Trasporti – in materia di competitività del
sistema aereo nazionale che fanno dell’Italia ”la Cenerentola del settore in Europa”. ”Abbiamo le prove” tuona in assemblea Cimoli, lamentando ”discriminazioni pazzesche” nei confronti di Alitalia rispetto ad ”altri vettori”: alcune compagnie ”per ogni toccata non pagano una lira” di diritti aeroportuali e, questo, ”è uno sconcio”. Per Cimoli, dunque, ”le attività di controllo che devono essere fatte da alcuni enti, alcuni ministeri o meglio da un ministero non sono fatte in maniera corretta. Abbiamo le prove”, ribadisce l’amministratore delegato e presidente della compagnia. Salvo poi ritrattare con una nota ufficiale le indiscrezioni di stampa trapelate. ”Giancarlo Cimoli, nel corso dell’assemblea odierna – recita la nota Alitalia emessa nel primo pomeriggio di ieri – non ha inteso criticare il ministero delle Infrastrutture, nè tanto meno il suo attuale responsabile”. ”Cimoli – aggiunge la nota – ha inteso solo denunciare il necessario, profondo riadeguamento e riassetto normativo che il sistema del trasporto aereo nazionale necessita. Iniziativa
questa che lo stesso ministro ha più volte sollecitato e denunciato”.

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