lunedì, 8 Luglio 2024

Turismo in ripresa in Italia, dimezzato in Oriente

Bilancio tra gli operatori che hanno tamponato la crisi con il successo del Centro America

Dopo i primi, terribili mesi dell’ anno, quando l’effetto combinato della guerra in Iraq e della Sars hanno determinato il crollo del turismo, ora il settore sembra aver ripreso a marciare al ritmo giusto, anche grazie all’ abbassamento delle tariffe su alcune destinazioni, ma non è così per i tour operator che operano prevalentemente in Medioriente e nel Sud est asiatico. ”Il mercato cinese – spiega Mauro Zanarina, responsabile dell’ufficio commerciale dei Viaggi dell’Elefante – dopo la Sars non si è più ripreso. Per il resto, chiudiamo l’anno con dati certamente inferiori allo scorso anno ma di sostanziale tenuta”. Molto bene sono andate le prenotazioni in Messico, Guatemala, Perù, Cile, Bolivia”. Bene sono andate anche le vendite di pacchetti in alcune aree dell’Africa e dell’ex Unione sovietica, in particolare nella parte centroasiatica, molto bene anche i viaggi in Nepal e in India. Andrea Mele, amministratore delegato dei Viaggi del Mappamondo, quantifica in un calo pari al 100% fino a giugno e al 50% in questi mesi estivi le partenze per il sud est asiatico, ”nè – ammette – riesco a vedere vie d’uscita in tempi brevi”. La ripresa del turismo, anche se parziale, sta avvenendo in Thailandia ed Indonesia, ma comunque con cali consistenti, fino al 50% appunto, rispetto allo scorso anno. Sono migliori dati e previsioni per i tour operator che operano prevalentemente in Italia e in Europa. Bruno Colombo, presidente e fondatore del Gruppo Ventaglio, parla, dopo il rallentamento
che si è avuto fino alla primavera, di una ”ripresa forte e galoppante, soprattutto in questi ultimi 20 giorni. C’è una rincorsa alla vacanza superiore allo scorso anno – dice – e ieri abbiamo avuto un picco di vendite, tutte per partenze ad agosto”. A lungo raggio gettonatissimo è il Messico; nel medio raggio forte è la ripresa dell’Egitto, seguito, in Europa, da Italia, Grecia e Spagna. Meno bene Marocco e Tunisia. Il Gruppo Ventaglio può contare fino ad ora di 588 mila clienti, il 16% in più rispetto all’anno scorso, con un incremento del
fatturato pari a oltre il 20% rispetto al 2002. ”Per noi – conclude Colombo – questo sarà un anno con il segno più, grazie alle partenze avvenute nell’ultimo mese e mezzo”. Camillo Verrienti, direttore vendite di Valtur, spiega che il gruppo ha scelto, per alcune destinazioni a medio-raggio, la politica dell’abbassamento dei prezzi rispetto ai listini iniziali. Così è avvenuto, ad esempio, in Turchia e in Egitto, con un calo delle tariffe pari al 20-25% mentre per il Marocco si è arrivati addirittura ad un -35%. Molto bene, per Valtur, sono andate le vendite per i villaggi nel mare italiano (+5-6%), mentre statica è stata la situazione in tutta l’area caraibica dove Valtur non ha registrato incrementi di clienti rispetto allo scorso anno. Conta sul ritorno dei turisti americani, a partire dal prossimo anno, il direttore commerciale di Msc Crociere, Antonio De Rosa, che osserva che ”dopo una primavera in affanno, l’estate sta facendo registrare gli stessi numeri del 2002. Con gli annunci di possibili attentati – spiega – la nave viene percepita come più sicura, anche perché a bordo abbiamo inserito servizi di sicurezza di tutta efficacia”. Bene per le crociere in Turchia, Grecia, Spagna ed Egitto, ”anche se – ammette De Rosa – ci aspettavamo un aumento dei clienti tedeschi, dopo il varo della nuova nave, la Lirica, che non c’è stato”. Gli stranieri più affezionati arrivano, oltre che dalla Germania, da Austria, Inghilterra, Francia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti. ”Il nostro – conclude De Rosa – è un settore in espansione e prevediamo per la prossima estate un forte ritorno degli americani anche perché il dollaro dovrebbe finalmente risalire”’. Tutti gli operatori lamentano invece l’incremento fortissimo di viaggi ‘last minute’, una tendenza già consolidata, dicono, ma che va assumendo dimensioni sempre maggiori. Il last minute crea diversi problemi, soprattutto ad alcuni operatori, quelli che operano in Paesi lontani o nei quali, per ottenere il visto, serve una trafila più complessa. ”Ne va della qualità del servizio – spiega Zanarina, dei Viaggi dell’Elefante – ed anche dell’ efficienza”.

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