sabato, 18 Maggio 2024

Unionturismo, buona tenuta nel 2002

Secondo le previsioni sarà sui livelli del 2001. Ottimismo per il 2003

“Anche se ci si poteva aspettare qualcosa di più, ritengo che l’industria turistica italiana abbia tenuto e, vista la ripresa in atto, penso che il 2002 sarà ai livelli del 2001, ma meno positivo del 2003”. Così Gianfranco Fisanotti, presidente di Unionturismo, commenta l’andamento dei flussi turistici e indica le previsioni per l’anno 2003 sulla base dei dati elaborati da Enituristrend. “I primi due quadrimestri del 2002 – spiega Fisanotti – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mostrano un aumento di circa il 4,2% delle presenze. In crescita di più quelle straniere (6,9%) rispetto a quelle italiane (2,4%)”. Nell’ ultimo quadrimestre 2001, periodo di metà durata e anche
di minor apporto medio mensile perché l’alta stagione era già finita, “si è verificato un decremento del -0,4%, risultato di una sostanziale inversione nell’andamento delle presenze degli stranieri, dovuta alla crisi determinata dagli attentati negli Stati Uniti d’America”. Se relativamente all’ultimo quadrimestre del 2001 si considera il solo comparto alberghiero, la “crisi” assume una connotazione più evidente: le presenze diminuiscono dell’1,8%, ed il calo è imputabile unicamente alla componente straniera (-5,1), mentre quella italiana mostra un andamento positivo (1,0%).”Di fatto – aggiunge Fisanotti -, per la componente internazionale in campo alberghiero si è verificata una diminuzione di quasi il 12% rispetto al trend in atto prima dell’evento”. Una conferma all’analisi svolta ed alle difficoltà incontrate si può avere anche considerando le visite ai musei e ai siti archeologici statali nel 2001, sempre con riferimento ai due periodi presi in esame da EniTuristrend. Infatti, nonostante siano aumentate le visite di italiani ed europei, nel complesso
le visite sono diminuite del 10% nell’ultimo quadrimestre dell’anno e del 12,4% nell’ultimo trimestre, mentre con riferimento all’intero anno la diminuzione è stata del 2,1% a fronte di un incremento di quasi l’1% rilevabile nel periodo gennaio-agosto 2001. A risentire di più della situazione negativa è stato il centro Italia con una diminuzione di arrivi che, comunque, non ha determinato una diminuzione delle presenze. Un altro dato riguarda la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia: c’è stato un calo nel primo quadrimestre del 2002, rispetto allo stesso periodo del 2001, valutabile intorno al 15,3%, mentre la diminuzione della spesa degli italiani all’estero è meno consistente e si aggira intorno al 3,6%. Per quanto riguarda il 2003 “l’andamento del turismo internazionale in Italia sarà notevolmente migliore: il Ciset – sottolinea Fisanotti – stima nel 2,7% l’incremento degli arrivi internazionali rispetto all’anno precedente”. Nel 2003, per contrappeso, le provenienze intercontinentali mostreranno la dinamica più positiva: EniTuristrend prevede un incremento superiore al 3,2% per gli arrivi dagli Usa e del 2,7% per quelli dal Giappone. Sarà più sostenuto (2,4%) anche l’ incremento delle presenze centro europee e di quelle mediterranee (+2,8%), mentre più rallentata sarà la crescita delle provenienze dal Nord Europa (+1,0%).

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