giovedì, 2 Maggio 2024

“Veneto for you”, è il turismo di nicchia la nuova frontiera

Dallo studio Teamwork emerge una gran voglia di vacanza costruita su misura

Le tribù dei sognatori, gli irriducibili dei treni storici e dell’astronave di Star Trek, ma anche i nostalgici delle Harley e del modernariato, sono la nuova frontiera del turismo di nicchia italiano, un settore preso sempre più in considerazione dagli operatori per rifarsi della crisi dei viaggi ‘tradizionali”. La conferma è venuta a Venezia dalla seconda giornata di ”Veneto for you”, terzo workshop internazionale del turismo veneto, organizzato dalla Regione e dal Centro estero delle Camere di commercio. Tutta la manifestazione, in effetti, è rivolta al ”nuovo” turismo, ai serbatoi di ospiti e alle proposte alternative con i quali rimpiazzare le assenze, palesate anche in questo inizio d’estate, di americani e giapponesi e, in misura minore e solo sulle spiagge, dei turisti tedeschi. Molte speranze vengono riposte sui cinesi, per ora interessati soprattutto a Venezia, ma è tutto il vicino e lontano est del mondo a rappresentare la scommessa che il Veneto deve vincere per continuare ad essere la prima regione turistica d’Italia. ”Abbiamo registrato moltissimo interesse e contatti non solo da parte della Cina – conferma Vittorio Panciera, responsabile commercio estero e promozione della Regione Veneto – ma anche da parte dei coreani, anche se l’est europeo, proprio per la sua vicinanza, resta l’obiettivo primario”. Le nuove tendenze del turismo, secondo uno studio di Teamwork illustrato in occasione di ”Veneto for you”, sono inequivocabili: le vacanze vengono sempre più legate ad una motivazione, ad uno scopo, quindi per allargare l’offerta è necessario tagliarla e cucirla su misura, creando pacchetti innovativi. Nell’atlante italiano del turismo di nicchia spiccano, ad esempio, le tribù dei sognatori, tra fantasy e giochi dimenticati, delle quali fanno parte gli amanti dei giochi di ruolo. Nella sola area tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto si contano circa 100 mila giocatori, un numero che non tiene conto, peraltro, di softgunners e giocatori di wargames: mentre i primi si dilettano alla guerra nei boschi vestiti da Rambo, i secondi ricreano su plastico le grandi battaglie della storia. E se i patiti dei treni storici sono un popolo di turisti potenziali abbastanza definito, almeno in termini di esigenze, più variegata appare la galassia dei viaggiatori del futuro. Gli associati allo Star Trek Club rappresentano una ”nicchia” turistica di 7.500 persone, distribuiti in tutta
Italia, che si incontrano ogni anno in un raduno nazionale che si tiene in una località sempre diversa. Agenzie di viaggio, tour operator e hotel si stanno
attrezzando, con risultati spesso incoraggianti, per supportare questa nuova domanda. In provincia di Treviso si possono ripercorrere le orme di Hemingway lungo un circuito ispirato ad ”Addio alle armi”; in Francia ben l’1% dei viaggiatori dell’intero movimento turistico organizzato acquista proposte di
vacanza a piedi e a New York, per i patiti di cinema, sono state stampate mappe particolareggiate per visitare gli scorci più belli dei film di Woody Allen e i locali di ”Sex and the city”.

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