Red Sea Global (RSG), società visionaria che sta dietro le destinazioni turistiche rigenerative più ambiziose al mondo, The Red Sea e Amaala, si impegna affinché le sue destinazioni e tutte le attività in loco saranno pienamente inclusive per gli ospiti con disabilità, esigenze specifiche e requisiti particolari, attuando un programma di accessibilità vivo e reattivo, facendo così una reale differenza nell’esperienza degli ospiti.
RSG si è impegnato a garantire a tutti i visitatori un’ospitalità di lusso ed avventure uniche, dalla navigazione al kayak, dalle immersioni tra relitti e barriere coralline all’esplorazione dell’ambiente interno e l’osservazione delle stelle nel deserto.
“Se vogliamo davvero migliorare le persone e il pianeta, non possiamo lasciare indietro nessuno. Nel mondo ci sono circa 1,3 miliardi di persone disabili. Non solo è assolutamente imperdonabile per il nostro settore escludere così tante persone, ma è anche sbagliato dal punto di vista commerciale – ha detto John Pagano, Group CEO di Red Sea Global- Ci impegniamo fin dal primo giorno per raggiungere un turismo accessibile. In qualità di azienda visionaria, abbiamo la possibilità di costruire l’accessibilità da zero, creando esperienze eccezionali di cui ogni visitatore potrà fare tesoro, indipendentemente dalle sue capacità fisiche o cognitive”.
Per promuovere l’impegno a favore del turismo accessibile, RSG richiederà a tutti i suoi dipendenti, consulenti e partner di seguire lo standard ISO 21902 – Turismo accessibile per tutti, sostenuto dalle Nazioni Unite, durante tutte le fasi del loro lavoro.
Seguire lo standard significa che ogni appaltatore delle destinazioni di RSG deve garantire che le attività per gli ospiti abbiano un approccio universalmente inclusivo. Questo impegno comprende l’utilizzo di nuove tecnologie, come la mobilità e la logistica intelligenti, per migliorare radicalmente le esperienze turistiche di lusso per le persone con disabilità e le loro famiglie, che storicamente sono state poco servite dall’industria globale.
“Uno dei nostri valori fondamentali è ‘Mettere le persone al primo posto’, che si riflette nel nostro approccio a sostegno della parità di trattamento per tutti, indipendentemente dalle loro esigenze speciali o disabilità. Noi di Marriott crediamo che dando la priorità ai bisogni e alle preoccupazioni dei nostri ospiti, collaboratori e partner, creiamo un ambiente più accogliente e inclusivo dove tutti possono crescere e avere successo. Il nostro impegno per l’uguaglianza è un’incarnazione dei nostri valori fondamentali e continueremo a sostenerli lavorando per promuovere l’accessibilità in tutta la nostra azienda a livello globale”, ha detto Tony Coveney, DG Multi-Property di The St. Regis Red Sea e Nujuma, Ritz-Carlton Reserve.
La destinazione The Red Sea è pronta ad accogliere i suoi primi ospiti quest’anno, quando verranno aperti i primi tre hotel e la prima fase dell’aeroporto internazionale Red Sea. Una volta completata nel 2030, la destinazione comprenderà 50 resort, che offriranno fino a 8.000 camere d’albergo e più di 1.000 proprietà residenziali su 22 isole e sei siti interni. La fase uno di AMAALA è incentrata sul progetto di Triple Bay e sarà pronta ad accogliere i primi ospiti nel 2024.
Gli enormi e variegati terreni delle due destinazioni presentano diverse sfide di accessibilità. Tuttavia, fin dall’apertura, The Red Sea e Amaala miglioreranno tutte le infrastrutture per consentire agli ospiti di godere di esperienze di livello elevato, indipendentemente dall’età o dalle capacità. Ad esempio:
Gli ospiti disabili che partecipano alle attività saranno dotati di attrezzature adatte e affiancati da istruttori appositamente formati. Gli ospiti che praticano sport acquatici, ad esempio, potranno usufruire di attrezzature speciali per la navigazione, tra cui kayak e tavole da paddle stand-up. Attraverso il brand Galaxea, saranno addestrati sub di supporto certificati PADI per aiutare durante le immersioni persone con disabilità e bisogni speciali.
Usare gli idrovolanti in destinazione secondo lo standard globale di “Passenger Acceptance”, adottando disposizioni ad hoc per gli ospiti con disabilità per limitare le difficoltà di imbarco.
Distribuzione di attrezzature di supporto a terra e servizi di Ambulift per assistere i passeggeri che sbarcano dagli aerei e da altri mezzi di trasporto.
Formazione degli operatori dell’aeroporto Red Sea International, per consentire il trasporto sicuro di sedie a rotelle e attrezzature speciali.
Red Sea Global sta anche creando programmi di benessere per le famiglie e gli assistenti di persone con disabilità, fornendo opportunità ed esperienze per il benessere mentale e che diano un senso di realizzazione personale.Per sostenere i genitori, e in particolare i genitori di bambini con esigenze speciali, il brand di RSG che si occupa di sport d’avventura, Akun, offrirà una serie di attività su misura per poterli aiutare a costruire il loro benessere e dargli forza mentale. In linea con l’impegno di RSG per il rispetto e la resilienza, queste esperienze si concentreranno sui benefici terapeutici del paesaggio naturale che le due destinazioni offrono.
“Le esigenze specifiche delle persone con disabilità sono state finora ampiamente trascurate dall’industria turistica mondiale. È fondamentale utilizzare la nostra società leader del turismo rigenerativo – e una pietra miliare della trasformazione della Vision 2030 del Regno – per accendere i riflettori su questi temi, se vogliamo creare un’industria veramente all’avanguardia che si rivolga a tutti”, ha detto Rosanna Chopra, Executive Director, Destination Development di Red Sea Global.
In linea con le linee guida stabilite dallo standard ISO 21902, questa iniziativa di turismo accessibile si estenderà a tutti gli aspetti dell’ecosistema di RSG, a ulteriore beneficio di dipendenti, comunità locali e partner. Si lavorerà anche per aiutare le imprese turistiche a supportare i lavoratori con disabilità, anche condividendo le risorse, per garantire che i team operativi abbiano le competenze necessarie per impiegare lavoratori con disabilità.
Per garantire la partecipazione attiva delle persone con disabilità nel futuro dell’industria turistica nel Regno, RSG continuerà a lavorare con i suoi partner del settore dell’ospitalità e del tempo libero per investire in opportunità per il personale e per i potenziali talenti, indipendentemente dalle loro esigenze fisiche, cognitive o sensoriali.