L’alta velocità compie dieci anni (era il 5 dicembre di dieci anni fa quando due Frecciarossa partirono uno da Torino e uno da Salerno incontrandosi a Milano Centrale, inaugurando così l’era dell’Alta Velocità ferroviaria italiana) e punta al mercato statunitense per gare da 22 miliardi.
Il gruppo celebra così l’anniversario dell’infrastruttura considerata dall’amministratore delegato, Gianfranco Battisti, la “più importante opera” dal dopoguerra seconda solo “all’autostrada del Sole”. Grazie a quella che è stata definita una “rivoluzione” sono anche stati creati “mezzo milione di posti di lavoro”.
Un investimento che ha ripagato secondo i vertici delle Ferrovie, tanto che Battisti annuncia che l’anno chiuderà con un utile in crescita dell’8%. In tutto 600 milioni che permetteranno di destinare più risorse ai treni per i pendolari “al centro”, dice l’ad, delle “sfide per i prossimi anni”.
Dopo i collegamenti firmati da Fs in Spagna e Regno Unito adesso il gruppo è pronto a varcare l’oceano. La linea Londra-Glasgow, tra Inghilterra e Scozia, sarà inaugurata proprio lunedì prossimo. Ma i pensieri sono ora rivolti agli Usa, dove due gare, a Washington e Los Angeles, permetterebbero l’ingresso delle Ferrovie italiane in America. “Siamo alle ultime battute” e “siamo confidenti”, spiega Battisti.
La portata dell’alta velocità va ben oltre i treni e le rotaie, per il presidente delle Ferrovie dello Stato italiane, Gianluigi Castelli. L’Av, tiene a evidenziare, “è un volano per la crescita e il benessere” del Paese. Contribuendo, prosegue, pure a dare lustro alle città con “stazioni bellissime” disegnate da archistar.
Il valore della rete veloce è stato riconosciuto dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli: ha generato “coesione e opportunità, avvicinando le persone”, ciò “in un tempo complicato, in cui sembra più facile stare divisi che stare insieme”.
Fs ha rilasciato alcune cifre per ripercorrere dieci anni di storia: 350 milioni di viaggiatori, 380 milioni di chilometri percorsi e oltre 80 città collegate con una flotta di 144 Frecce. E ancora, “20 milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica emessi in atmosfera fra il 2008 e il 2018, grazie allo shift modale dall’auto privata e dall’aereo verso il treno, mezzo ecologico per eccellenza”. E poi “ogni persona che ha viaggiato su un treno Av ha risparmiato mediamente un’ora al giorno, rispetto a un viaggio con le stesse destinazioni fatto nel 2005”.