Fra trasporti, alloggi e attività ricreative, il settore turistico è responsabile di circa il 5% di tutte le emissioni di CO2 causate dall’uomo. Eppure, per azzerare il suo impatto sull’ambiente, basterebbe che ciascun viaggiatore pagasse una sorta di tassa da 11 dollari per ogni viaggio fatto. E’ quanto sostengono i ricercatori dell’università di Waterloo in uno studio pubblicato sul Journal of Sustainable Tourism.
“Il settore turistico si è impegnato a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 50% entro il 2035 -spiega il professor Daniel Scott, autore della ricerca -. Molte delle destinazioni e delle attività più amate dai viaggiatori sono a rischio a causa del cambiamento climatico, dallo sci in montagna alle spiagge tropicali. Per questo dobbiamo chiederci se siamo disposti a pagare meno del costo di un bagaglio extra in aereo per assicurarci che le generazioni future possano ammirare le bellezze che oggi ci ispirano”.