venerdì, 19 Aprile 2024

Fallito il ‘cielo unico’ nell’Ue, infrazione in arrivo per i 27

Cieli e aeroporti saturi, sistema inefficiente rispetto agli Usa, con costi aggiuntivi molto alti

L'Europa ha fallito sul ‘cielo unico' e ora tutti i 27 stati della Ue rischiano una pesante procedura di infrazione. L'efficienza del sistema Usa infatti è doppia di quella dell'Ue. La frammentazione di uno spazio aereo diviso in 650 settori, gestito da 27 sistemi nazionali, con 60 centri di controllo, impongono rotte non lineari, con un aumento medio di 42 km a volo e costi aggiuntivi da 5 miliardi di euro l'anno. 
Secondo il commissario europeo ai trasporti, Siim Kallas, i cieli e gli aeroporti europei "sono a rischio di saturazione". Ogni giorno nei cieli europei ci sono circa 27 mila voli, ogni anno 1,4 miliardi di passeggeri passano per gli oltre 440 aeroporti europei. In condizioni economiche normali è previsto un aumento del traffico del 5% l'anno. Nel 2030 il numero di aerei sull'Europa sarà pari a quella degli abitanti di Pechino. "Se non si prendono provvedimenti – è scritto in una nota – si creerà una situazione di caos: non solo in Europa si dovrà respingere una larga parte della domanda potenziale, ma saremo anche esposti a ritardi e cancellazioni in misura senza precedenti". I costi per la congestione potrebbero aumentare del 50% entro il 2050. Inoltre, le attuali tecnologie di gestione del traffico aereo "sono state progettate negli anni '50 e risultano ora superate".
"Il Cielo Unico europeo – ha dichiarato Kallas – è la mia massima priorità. E' troppo importante per permettergli di fallire". Per questo ha annunciato l'intenzione di presentare nuove proposte nella primavera 2013 ma anche l'intenzione di adottare "tutte le iniziative necessarie", compreso "l'avvio di procedure d'infrazione per tutti gli stati membri", per forzarli ad applicare le norme.
Il primo pacchetto di direttive (Ses I) per la semplificazione dello spazio aereo europeo era stato adottato nel 2004. Cinque anni dopo la Commissione ha lanciato il pacchetto 'Cielo Unico II' (Ses II) che avrebbe dovuto far entrare in vigore entro dicembre prossimo 9 blocchi funzionali di spazio aereo, soluzione che avrebbe consentito – secondo l'esecutivo europeo – di "decuplicare il livello di sicurezza, triplicare la capacità dello spazio aereo, ridurre del 50% i costi di gestione del traffico aereo e ridurre del 10% l'impatto sull'ambiente". Oggi, sempre secondo i dati della Commissione, i costi del controllo del traffico rappresentano il 6-12% del costo del biglietto.   

 

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