Si va verso un accordo tra il sindacato dei macchinisti tedeschi (Gdl) e la Deutsche Bahn, le Ferrovie statali del Paese, in una vertenza che ha colpito la Germania con sei scioperi dei treni da novembre, tra cui uno senza precedenti di sei giorni a fine gennaio.
“Entrambe le parti sono fiduciose di poter annunciare un risultato la prossima settimana”, hanno detto l’azienda e il sindacato in comunicati identici pubblicati sui propri siti internet in cui si annuncia una ripresa dei negoziati. “Fino ad allora, il Gdl si asterrà da ulteriori scioperi”, viene annunciato in vista delle vacanze pasquali che in alcune regioni tedesche iniziano già lunedì prossimo. Le trattative, durate varie settimane, erano state interrotte il mese scorso.
Lo scoglio è la riduzione dell’orario di lavoro dei turnisti da 38 a 35 ore settimanali a parità di salario come richiesto dal Gdl. Le Ferrovie si erano dimostrate disposte a scendere a 36 ore senza perdite retributive in due fasi entro il 2028, un’offerta però rifiutata dal capo del sindacato, Claus Weselsky. Il Gdl ha già stipulato contratti collettivi con più di due decine di altre aziende ferroviarie in cui adesso sarebbe prevista la settimana di 35 ore ma queste intese sono vincolate a un’accettazione anche da parte del gruppo ferroviario di proprietà federale.
