giovedì, 23 Maggio 2024

Lente dell’Authority Trasporti italiana su Uber

“Il tema della legittimità della piattaforma Uber dipende da come questa soluzione tecnologica viene utilizzata”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Andrea Camanzi, intervenendo a ‘Italia Sott’Inchiesta’ su RadioRai1, sulle ultime vicende legate all’ingresso sul mercato dei Taxi e degli Ncc della piattaforma di prenotazione Uber.    

“Se, infatti, essa viene adoperata come piattaforma di prenotazione – spiega Camanzi – allora il problema attiene ai profili della liberalizzazione nel settore dei ‘servizi di autotrasporto pubblico non di linea’ e, quindi, di un’armonizzazione della legislazione vigente con l’avvento di queste nuove tecnologie. Diverso è il caso di servizi, come quelli denominati ‘Uber-Pop’, in cui si offrono servizi di trasporto di cortesia per finalità semi-commerciali. In questa circostanza – conclude – è evidente che si pone un problema di sicurezza che deve essere garantita al cittadino e su cui va fatto un serio approfondimento”.   

Intanto, nelle prossime settimane l’Autorità svolgerà audizioni separate con le associazioni rappresentative di Taxi, quelle degli Ncc e con i rappresentanti di Uber, per approfondire i profili di questo mercato e le relative problematiche. A conclusione di queste  audizioni, l’Autorità, se necessario, segnalerà al Governo e al Parlamento le modifiche legislative da apportare alla normativa vigente, risalente al 1992, quando non esistevano né gli smartphone né le app per rendere più efficiente il mercato dell’autotrasporto pubblico non di linea e migliorare la qualità del servizio. 

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