Uber va a Bruxelles per fare pressione su Ue


Uber cerca di fare pressione su Bruxelles, che da ormai quasi un anno e mezzo deve valutare i ricorsi presentati dalla società alternativa ai taxi tra le polemiche della categoria in quasi tutta Europa. Lunedì mattina l’ad e fondatore di Uber Travis Kalanick incontrerà infatti i commissari ai trasporti Violeta Bulc, al mercato interno Elzbieta Bienkowska e alla ricerca Carlos Moedas.

Secondo quanto si apprende, l’esecutivo comunitario avrebbe dovuto decidere l’apertura il prossimo mercoledì di una procedura d’infrazione contro la Francia, che ha adottato la legge Thévenoud con cui ha di fatto vietato Uber nel Paese. Parigi viene infatti considerata, per le caratteristiche della sua situazione legislativa, politica e sociale, un buon “caso di studio europeo”, per cui se si riuscisse a far ‘passare’ Uber con gli adeguati accorgimenti legislativi, potrebbe fare da apripista per gli altri casi in Europa. Ma la decisione, almeno per ora, è stata rinviata.

Da qui l’arrivo a Bruxelles dell’ad, “per lanciare il messaggio”, spiegano le fonti, “che è il momento di agire e cominciare a muoversi”.    

 

 

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