Rubaudo: il turismo deve tornare in mano agli operatori
Dopo il boom del dopoguerra il settore è stato abbandonato dalla politica


"Subito dopo il dopoguerra, con il boom economico anche il turismo ha avuto la sua fase di boom. Poi a poco a poco è stato abbandonato dalla politica, fino alla scomparsa del ministero. Quindi con la delega alle Regioni si è iniziato a fare turismo autonomo e si è pian piano si è persa l'immagine turistica nazionale. Nel frattempo sono sorte nuove tipologie di ricettività che hanno comportato la scomparsa di numerosi alberghi, ma sono strutture non fanno turismo perché non fanno niente per l'immagine turistica del territorio né per l'occupazione". Lo ha detto Giuseppe Rubaudo, presidente Skal International Italia intervenendo al meeting internazionale "Oltre il turismo la civiltà del viaggio come mezzo di dialogo interculturale per esploratori, viaggiatori e turisti di oggi e domani" a Palazzo Steri a Palermo.
"Prima esisteva un rapporto diretto con adv e TO – ha aggiunto – oggi con la presenza del web manca il rapporto personale e il turista sceglie da sé, sbagliando, la destinazione. Ora possiamo approfittare dei fondi in arrivo per attrarre i nuovi mercati. Ma la condizione indispensabile – ha concluso – è che il turismo torni in mano agli operatori turistici".

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