venerdì, 26 Aprile 2024

CleanBnB tende la mano ai piccoli operatori per superare emergenza Coronavirus

Il Governo sta varando un pacchetto di misure per salvare il settore del turismo dagli effetti dell’emergenza Coronavirus. CleanBnB ritiene utile l’interlocuzione con i decisori istituzionali, ma invita anche gli imprenditori del settore a fare la propria parte: “Il supporto pubblico è certamente necessario – dice Francesco Zorgno, presidente CleanBnB – ma servono anche sinergie tra tutti gli operatori del turismo per elaborare strategie condivise. In particolare nel mondo degli affitti brevi è necessario prendere atto che l’impatto dell’attuale emergenza sarà diversificato, sia in termini geografici che di tempistica. La nostra società, avendo un portafoglio molto distribuito sul territorio nazionale, può gestire meglio lo stress del momento, con una serie di politiche attive e diversificate di offerta turistica”.

Secondo Zorgno il catastrofismo non aiuta; stiamo affrontando “periodo di bassa stagione forzatamente prolungato”, che va gestito guardando avanti al momento in cui si tratterà di rilanciare seriamente il settore. “I grandi eventi previsti in queste settimane – aggiunge – sono stati per lo più rinviati, non annullati: questo permetterà un recupero almeno parziale in termini di fatturato. È necessario però tenere ben presenti le difficoltà degli operatori più piccoli, che costituiscono la massima parte del mondo della gestione degli affitti brevi. Si tratta di soggetti meno strutturati e quindi più esposti a questo momento di crisi”.

CleanBnB è pronta a tendere la mano agli operatori in maggiore difficoltà. “In questo problematico periodo – conclude Zorgno – stiamo ricevendo moltissime richieste di supporto da parte di property manager più piccoli, che si trovano in evidente affanno per lo squilibrio finanziario che si è venuto a creare: costi fissi difficilmente sostenibili a fronte di un lungo periodo di compressione degli incassi. Stiamo valutando forme di sostegno concreto, diversificate a seconda dei casi, e finalizzate a dare continuità alle attività di questi operatori. È una forma solidale e professionale di affrontare l’emergenza e di accelerare il ritorno alla normalità”.

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