L’Italia come meta esclusiva: è uno dei punti che emerge dallo studio di Enit con Isnart Unioncamere. Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le nostre destinazioni espressamente attratti dallo stile di vita italiano, associando al nostro Paese una “allure” di esclusività. L’indagine conferma le previsioni di fine luglio, con una crescita delle vendite rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia. Continua a crescere la tendenza dei turisti a condividere la propria esperienza sul web ed a lasciare recensioni on line, passando dal 39% rilevato nell’estate 2022 al 47% di quest’anno.
I social più utilizzati sono Instagram (39,7% dei turisti che postano recensioni), Facebook (35,7%) e TripAdvisor (28,8%), seguiti da Google, Booking e Twitter. L’utilizzo del web e dei social media si caratterizza oramai come il primo e più importante veicolo di comunicazione delle eccellenze del Paese, influenzando il 48% dei turisti nella loro scelta della destinazione.
Ma quali sono state le spese medie giornaliere del turista nell’estate 2023? Settantuno euro al giorno pro-capite per l’alloggio (tra strutture ricettive e mercato parallelo degli affitti brevi), con un aumento di 15 euro per ogni giorno di vacanza rispetto all’estate 2022. Evidente anche un aumento medio del +27% delle spese di alloggio, ha portato il turista a cercare di risparmiare su altre voci, in particolare sui pasti consumati fuori casa, i divertimenti, lo shopping ma anche la cultura. Non sorprende, quindi, che la spesa media per beni e servizi acquistati sul luogo di vacanza, risultato di 60 euro al giorno a persona, appare ridotta sia rispetto alla scorsa estate (-13%) che a quella del 2019 (-5%).
Quando invece si va a considerare la fascia più alto spendente, questa riguarda prevalentemente il turista straniero per il quale la spesa media per l’alloggio sale a 184 euro al giorno a persona (110 euro in più del turista medio straniero in Italia) e per gli acquisti di beni e servizi sul territorio a 209 euro (ovvero quasi il triplo della spesa media). In particolare, il 68% dei turisti stranieri spende in vacanza per l’acquisto di moda ed abbigliamento (contro la media Italia del 30%) e in acquisti dell’artigianato tipico (25% contro una media Italia del 19%).
L’altro dato interessante è che in continuità con le strategie di pricing adottate durante la stagione estiva, le tariffe applicate per questo autunno sono più alte di quelle del 2022 per 4 strutture su 10. Una scelta che, unitamente ai buoni risultati ottenuti in termini di vendita già da inizio anno, porta il 45% delle imprese a prevedere di riuscire a conseguire un utile di bilancio a fine anno (dato più del doppio del settembre 2022, quando questa previsione era stata formulata solo dal 20% degli operatori).