“L’Italia è soltanto ottava per quanto riguarda il turismo del benessere e non ne siamo contenti, perché vogliamo progredire in quanto il turismo termale è stato scoperto dagli antichi romani. Siamo stati, quindi, la prima nazione che aveva compreso il beneficio delle terme. Siccome è un settore che abbiamo esportato noi tanti anni fa dobbiamo riappropriarcene, tornando di nuovo al primo posto di questa classifica”. Lo ha detto il ministro del turismo, Daniela Santanché, prima di visitare gli stand italiani del salone Les Thermalies sul benessere termale al Carrousel du Louvre (nella foto). Attraverso l’organizzazione di una partecipazione collettiva italiana a questa fiera, fra le più importanti in Europa per il settore termale, si intende rafforzare l’internazionalizzazione del nostro sistema termale e del benessere e intercettare la domanda dei consumatori francesi, particolarmente vivace in questo momento.
“Sono orgogliosa di essere qui – ha aggiunto – perché il ministero del Turismo ha un compito importante: aiutare i player del settore a fare meglio e di più, a mettere le condizioni per le quali tutti i player possano lavorare al meglio. Ringrazio il presidente di Federterme Caputi che mi ha dato questa opportunità, perché ci tenevo come ministro del Turismo ad essere al fianco di un settore che negli anni della pandemia ha sofferto in maniera molto importante e che, oggi, il mio ministero deve assolutamente sostenere”.
Il ministro ha concluso parlando degli obiettivi del governo, che deve “fare due cose: primo, ci deve credere; secondo: deve mettere nelle migliori condizioni chi lavora in questo comparto ed aiutarlo ad andare avanti”.
“Le terme – ha affermato Massimo Caputi, presidente di Federterme – rappresentano una delle punte di eccellenza del Made in Italy. Abbiamo fatto toccare con mano ai tanti visitatori di questi giorni, l’Italian way of life fatto di attenzione per il benessere della persona, considerato sotto tutti i profili, dalla cura, al relax, all’enogastronomia di qualità, all’ambiente. L’Italia non ha rivali, ma è bene sempre procedere sulla strada del costante miglioramento degli standard qualitativi, per poter essere sempre in grado di affrontare le sfide di competitors ogni giorno più aggressivi. Il grande successo dell’Italia a Les Thermalies è la prova, se mai ve ne fosse stato bisogno, della bontà del progetto sul turismo medicale e del benessere realizzato da Federterme e finanziato proprio in questi giorni dal Ministero del Turismo”.
“Le terme – ha commentato Ivana Jelinic ceo Enit – consentono di attrarre quote di mercato turistico anche in periodi dell’anno di bassa stagione consentendo una distribuzione omogenea dei flussi sul territorio nazionale. Buone le performance dell’Italia per il mese di dicembre appena trascorso, le prenotazioni complessive delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali delle Online Travel Agencies sono risultate al 37,6% contro il 18,8%% dello stesso mese del 2021 e il comparto termale si è mostrato perfettamente in linea con la media nazionale, raggiungendo un tasso di saturazione del 37,5% delle disponibilità di dicembre. Analizzando le festività natalizie dal 19 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, per le terme sono state riservate il 35,1% delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali delle OTA, contro il 18,4% dello stesso periodo 2022/2021. In questo caso, le performance del prodotto termale superano, anche se di poco, il risultato medio nazionale (32,5%)”, ha concluso Jelinic.