giovedì, 9 Maggio 2024

Dipartimento Turismo, Pd: possibile risparmiare in altro modo

Interrogazione a Monti: sopprimerlo significherebbe mettere pietra tombale su settore

Un'interrogazione al presidente del consiglio per scongiurare la soppressione del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo prevista all'interno della spending review. L'ha presentata Elisa Marchioni, deputata del Pd in commissione Attività produttive della Camera, insieme al collega Andrea Lulli, capogruppo Pd in commissione. Secondo Marchioni, "la prospettata soppressione del Dipartimento sarebbe la pietra tombale sulle legittime aspirazioni del settore turistico".
"Da tempo – prosegue – il settore del turismo è in attesa di una incisiva riforma della sua governance, mentre le già esigue dotazioni finanziarie sono state falcidiate passando dai 49 milioni del 2009 ai 18,6 del 2011. Qualora si volessero conseguire consistenti risparmi nell'ambito delle spese per il funzionamento del Dipartimento pari a 2.799.330 euro, superiori cioè alla previsione di risparmio ottenuta con la soppressione del Dipartimento stesso, sarebbe sufficiente sopprimere la "Struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia", duplicato dell'Enit, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituita il 15 dicembre 2011 con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, conseguendo un risparmio di 1.349.330,92 euro annui oltre alle spese di funzionamento e la gestione delle attività; sopprimere tre servizi di livello dirigenziale in fase di copertura nel Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo con un risparmio di 360.000 euro e altri due servizi di livello dirigenziale in fase di copertura nel Dipartimento per gli affari regionali e lo sport, con un risparmio di 320.000 euro. In questo modo – conclude l'esponente del Pd – il turismo nel nostro Paese sarebbe valorizzato a fronte di risparmi significativi per le casse pubbliche". 

 

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