sabato, 16 Novembre 2024

Estate: prenotazioni in calo incoming e outgoing

Bene turismo religioso e crociere. Tiene turismo sociale ma è allarme adv ‘improvvisate’

L’incertezza, climatica ed economica, rallenta l’avvio della stagione turistica estiva 2013, secondo le rilevazioni condotte da Assoviaggi-Confesercenti tra le agenzie di viaggio associate. 
“Il settore turistico – spiega Assoviaggi – manifesta anche quest’anno una sofferenza determinata dalla crisi economica con un’ulteriore flessione rispetto all’estate 2012; le agenzie registrano una flessione dei fatturati per il perdurare di una classe politica incapace di dare risposte ad un settore potenzialmente in grado di diventare la vera industria del Paese Italia. Abbiamo la certezza, non più la sensazione, di essere abbandonati a noi stessi, ad una deriva con poche prospettive future. In alcune realtà territoriali, come ad esempio la Sicilia, vi è un trend decisamente negativo: la chiusura di diversi villaggi turistici, la crisi economica e le ultime elezioni amministrative hanno contribuito a far registrare una flessione del 40% di prenotazioni rispetto all’anno precedente”.
“Le richieste vanno a rilento rispetto all’anno precedente. Molti clienti – segnalano le agenzie – chiedono informazioni, ma posticipano la conferma delle vacanze. Sia per quanto riguarda l’incoming che per l’outgoing registriamo un ritardo significativo sulle richieste rispetto all’estate 2012, con un turismo in outgoing a meno 7% e per l’incoming a meno 15%.In uno scenario di flessione generalizzata, da segnalare la prestazione controtendenza del turismo religioso, che sconta ancora l’effetto del nuovo Pontefice e permette di registrare un incremento a Roma, ed in città d’arte in genere. In crescita anche il turismo legato alle liste di nozze. Altro aspetto importante per l’incoming sono le crociere che si confermano in controtendenza rispetto al generale trend negativo, contribuendo al flusso di turisti stranieri che, scegliendo le crociere del mediterraneo, visitano le diverse località turistiche vicine ai porti di attracco delle navi. 
Per quanto riguarda il turismo sociale il settore registra ancora una tenuta. Purtroppo però non passa attraverso l’intermediazione, ma in forma latente viene movimentato da una schiera di improvvisate figure non professionali ed Onlus, che evadono il fisco e non sono garanti della sicurezza del turista. 
In calo le richieste delle gite d’istruzione anche a causa delle rinunce dei professori ad accompagnare gli alunni. In generale, si assiste alla ricerca del prezzo più basso, con scarsa attenzione alla destinazione ed alla qualità dei servizi. Per i viaggi a medio raggio il budget si è attestato sui 600/700 euro, mentre per il lungo raggio si registrano budget massimi di 3 mila euro. “Con questi dati di spesa – commenta Assoviaggi – vi sono reali difficoltà di fare fatturato, in funzione dei costi di gestione sempre maggiori, e sarà necessario fare scelte drastiche, come ridurre i costi fissi attraverso la riduzione del personale”. Il livello di turismo di lusso invece non risente della crisi.

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