Neanche l'estate 2013 può dirsi positiva. Secondo Federturismo Confindustria, la stagione estiva si sta chiudendo con un calo delle presenze turistiche e con una contrazione della spesa pro capite del 7% rispetto all'anno scorso. Il 30% degli italiani partito per le vacanze estive ha preferito le località marittime della Sicilia, Puglia e Sardegna e all'estero ha scelto Grecia, Croazia e Baleari optando per un soggiorno di una settimana in strutture alberghiere. Sono stati gli stranieri, in particolare russi, tedeschi, nord europei e giapponesi, a limitare i danni della stagione e su di loro si confida anche per la ripresa autunnale.
"E' evidente che la situazione di crisi generalizzata e la minore capacità di spesa degli italiani – si legge in una nota di Federturismo – richiedono urgenti provvedimenti da parte del Governo per migliorare l'attrattività dell'Italia e dei suoi prodotti sui mercati internazionali, individuando quelle risorse indispensabili per sostenere gli attrattori fondamentali come la cultura e il paesaggio. Per essere concorrenziali con gli altri paesi europei – conclude Federturismo Confindustria – è inoltre essenziale rimodulare la fiscalità indiretta, tagliare il costo del lavoro e favorire i processi di aggregazione dimensionale tra imprese".