mercoledì, 18 Dicembre 2024

Federturismo/2: tornano tedeschi e giapponesi

La vacanza più gettonata sarà la crociera nel mediterraneo. In calo il congressuale

Sono in ripresa, rispetto all'estate 2009, i flussi di turisti tedeschi e giapponesi in arrivo in Italia, a fronte invece di performance stagnanti per francesi e statunitensi e ancora negative per i britannici. Lo si evince dall'ultima indagine congiunturale svolta dal Ciset in collaborazione con Federturismo Confindustria e le associazioni di categoria aderenti. Tra gli altri mercati segnalati spontaneamente dagli operatori, in aumento i flussi provenienti da Scandinavia, Europa dell'Est (in particolare, Russia e Polonia), Olanda, Austria e Spagna, come pure dal Canada e dalla Cina.
La tipologia di turismo che registrerà la crescita più vivace saranno le crociere nel Mediterraneo seguite dall'agriturismo e turismo fitness e benessere. Positiva la dinamica anche per il turismo culturale e d'arte, il turismo termale tradizionale, spesso abbinato al benessere, e la vacanza al mare. Pressoché stabile, invece, il turismo montano, mentre in leggera flessione la vacanza al lago. Diminuzione più netta, invece, per il turismo d'affari e congressuale, che al calo fisiologico stagionale sconta ancora gli effetti della crisi economica che ha colpito il settore.
Tra i turisti italiani che sceglieranno l'estero nell'estate 2010, l'Est Europa con Slovenia e Croazia ritorna in prima posizione – nelle opinioni degli intervistati – rispetto all'estate 2009, superando il Sud Europa (in particolare, Spagna, Grecia e rispettive isole) e la sponda africana del Mediterraneo (Egitto, Tunisia, Marocco). In leggero aumento anche i flussi verso le Americhe (sia Nord che Centro-Sud), nonostante l'apprezzamento del dollaro rispetto all'euro, mentre pressoché stabile il movimento verso l'Asia meridionale (India, Maldive, Sri Lanka, ecc.) e l'Europa centrale (Germania, Austria, Svizzera, ecc.). Dinamica negativa, invece, per l'Asia nord-orientale (Cina, Giappone, Thailandia), anche a causa dei recenti disordini in Thailandia , l'Oceania, il Nord Europa ed il Medio Oriente.

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