“In merito alla norma sul cambio di governance dell’Enit, con l’introduzione della figura dell’amministratore delegato che non c’era prima, sono stato accusato di voler fare un’epurazione. Quelle critiche non erano vere, tanto che, in questa fase di emergenza, ho preferito far continuare la governance precedente, con continuità. Man mano che l’emergenza finirà, sarà il momento di introdurre la figura dell’ad”. Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, rispondendo alla Camera a un’interrogazione di Fratelli d’Italia sulla governance dell’Enit.
“So bene quali sono i danni del settore turistico e quanto lunghi saranno, perché gli altri settori si riprenderanno più in fretta – ha sottolineato ancora -. Prima che si rimuova il turismo internazionale ci vorrà del tempo. Abbiamo il dovere di aiutare le imprese e i lavoratori ad attraversare questo deserto. Sono stati previsti ammortizzatori per tutti i lavoratori, misure significative per le imprese. Sette miliardi, più o meno, tra cultura e turismo, sono già stati disposti e in gran parte erogati alle aziende e ai lavoratori. Inoltre, nel Recovery Fund, e su questo mi auguro collaborazione tra maggioranza e opposizione, sono previsti otto miliardi per cultura e turismo. Il turismo tornerà più forte di prima e bisognerà aiutare il turismo di qualità a riqualificarsi”.
Per quanto riguarda, invece, l’interrogazione sulle iniziative che si intendono adottare al fine di valorizzare e incrementare i professionisti del settore dei beni culturali, il ministro ha risposto: “occorre sia dare uno sbocco riconosciuto a tutte le persone che hanno studiato, e sono tante, nel settore dei beni culturali, sia dare funzionalità ed efficienza al ministero, che ha un’età media molto avanzata e richiede innesti di competenze nuove ed al passo con i tempi. Con il piano triennale dei fabbisogni – ha ricordato il ministro – è stato previsto il reclutamento di 250 professionalità specialistiche. Già nel periodo ’17-’18, in deroga al blocco delle assunzioni, sono stati assunti 1000 funzionari tecnici, che sono mediamente giovani e di grande qualità. Nel decreto legge 104, cosiddetto Decreto Agosto, è prevista la possibilità di apposito corso-concorso, una novità per la nostra pubblica amministrazione, per reclutare dirigenti dotati di specifiche professionalità tecniche nella tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, che è già in fase attuativa. In aggiunta a questo, sono state adottate nell’ultimo decreto specifiche misure ispirate alle esperienze positive realizzate a Pompei e in altri siti autonomi, con la possibilità per gli uffici periferici del ministero di ricorrere a contratti di collaborazione per professionisti esperti in materia di patrimonio culturale. Basta questo? – ha proseguito Franceschini -. Certamente no. Oggi abbiamo bisogno, se vogliamo tenere passo con le nuove tecnologie, di abbassare l’età media e di portare giovani professionalità all’interno della Pubblica Amministrazione”.